«Il 19 marzo 2021 prenderà il via “l’Anno della Famiglia” che si concluderà il 26 giugno 2022.
Un pensiero grato va a papa Francesco per averlo indetto in coincidenza della festa di un uomo “San Giuseppe” che, con la sua sposa Maria, ha fatto della famiglia la più bella “Comunità d’Amore in quel di Nazareth”.
Saranno tante le famiglie che, con adamantina certezza, scopriranno o riscopriranno l’importanza che essa ha oggi, così da poterla testimoniare a tanti giovani innamorati che ancora ne ignorano bellezza, poesia e santità.
A noi della Comunità del Movimento dei Focolari la gioia di farci vicino alle famiglie con il dono di uno scritto di Chiara Lubich».
Testamento lasciato da Chiara Lubich – «Siate una famiglia».
«Se oggi dovessi lasciare questa terra e mi si chiedesse una parola, come ultima che dice il nostro Ideale, vi direi – sicura d’esser capita nel senso più esatto: “Siate una famiglia”.
Vi sono fra voi coloro che soffrono per prove spirituali o morali? Comprendeteli come e più di una madre, illuminateli con la parola o con l’esempio. Non lasciate mancar loro, anzi accrescete attorno ad essi, il calore della famiglia.
Vi sono tra voi coloro che soffrono fisicamente? Siano i fratelli prediletti. Patite con loro. Cercate di comprendere fino in fondo i loro dolori. Fateli partecipi dei frutti della vostra vita apostolica affinché sappiano che essi più che altri vi hanno contribuito.
Vi sono coloro che muoiono? Immaginate di essere voi al loro posto e fate quanto desiderereste fosse fatto a voi fino all’ultimo istante.
C’è qualcuno che gode per una conquista o per un qualsiasi motivo? Godete con lui, perché la sua consolazione non sia contristata e l’animo non si chiuda, ma la gioia sia di tutti.
C’è qualcuno che parte? Lasciatelo andare non senza avergli riempito il cuore di una sola eredità: il senso della famiglia, perché lo porti dov’è destinato.
Non anteponete mai qualsiasi attività di qualsiasi genere, né spirituale, né apostolica, allo spirito di famiglia con quei fratelli con i quali vivete.
E dove andate per portare l’ideale di Cristo, per estendere l’immensa famiglia dell’Opera di Maria, niente farete di meglio che cercare di creare con discrezione, con prudenza, ma decisione, lo spirito di famiglia. Esso è uno spirito umile, vuole il bene degli altri, non si gonfia… è la carità vera, completa.
Insomma, se io dovessi partire da voi, in pratica lascerei che Gesù in me vi ripetesse: “Amatevi a vicenda… affinché tutti siano uno”».