Sarà obbligatoria la vaccinazione anti-coronavirus19 per gli operatori sanitari allo scopo di prevenire e controllare la trasmissione della infezione.
Lo ha deciso il Consiglio regionale con 28 voti favorevoli dopo un lungo ed articolato dibattito, due interruzioni per approfondimenti richieste una dalla maggioranza e l’altra dall’opposizione e la sospensione per mancanza del numero legale, con il relativo aggiornamento all’ora successiva.
La proposta di legge presentata dal presidente della I Commissione, Fabiano Amati, è in coerenza con le disposizioni di sicurezza previste dalla legge regionale 19 del 2018 e del successivo regolamento attuativo, in materia di prevenzione e controllo della trasmissione delle infezioni con particolare riferimento all’epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella, difterite, tetano, pertosse, influenza e tubercolosi.
Questa legge è rivolta agli operatori sanitari che svolgono la loro attività professionale nell’ambito delle strutture facenti capo al servizio sanitario nazionale, ed ha lo scopo di prevenire e proteggere la salute di chi frequenta i luoghi di cura.
Si tratta, per rimanere all’interno delle competenze regionali, di inibire l’accesso ai reparti degli istituti di cura agli operatori sanitari se non vaccinati.