“L’amministrazione comunale ha individuato in Via Vaccina e in Viale Venezia Giulia le zone di fermata dei bus.
Qualche settimana fa abbiamo proposto l’utilizzo di Largo Appiani come fermata alternativa al fine di decongestionare il traffico e migliorare la qualità dell’aria della zona, a beneficio della salute dei cittadini”.
La nota è a firma dei Consiglieri Comunali di Andria, Nino Marmo, Luigi Del Giudice e Marcello Fisfola.
“Successivamente si è appreso che il provvedimento con il quale sono indicate le fermate dei bus al centro di Andria – definito “sperimentale” dall’Assessore Colasuonno – si rendeva necessario per l’indisponibilità di Largo Appiani in predicato di diventare “area stoccaggio attrezzature e mezzi del grande cantiere di interramento della ferrovia”.
A tal proposito, ci chiediamo, a quali condizioni il Comune di Andria ha reso disponibile un’area pubblica così vasta all’impresa costruttrice?
È previsto il pagamento di una tassa di occupazione spazio pubblico?
Ora, non si tratta di polemiche pleonastiche o pretestuose, anche perché il Grande Progetto che interessa Andria deve realizzarsi celermente e, auspicabilmente, senza blocchi e ritardi, come, invece, altre opere pubbliche stanno subendo.
Riteniamo vitale collaborare e offrire un fattivo contributo affinché il grande progetto di interramento della ferrovia giunga al termine nel più breve tempo possibile, tuttavia risulta essenziale capire quale beneficio la Comunità tragga in cambio di un disagio oggettivo offerto dall’inutilizzo di Largo Appiani.
La critica sterile non ci appartiene, cerchiamo, piuttosto, di avanzare proposte che risultino utili alla cittadinanza, come, per esempio, chiedere a Ferrotramviaria, come giusto contrappeso nel valersi di Largo Appiani come area di cantiere, la possibilità di cominciare ad usare immediatamente l’area di parcheggio antistante la Stazione Andria Sud come fermata dei bus. Oppure valutare se sia opportuno cominciare da subito ad orientare verso quel sito il trasporto pubblico cittadino.
In tal caso il traffico sarebbe meno intasato, Andria gradualmente si abituerebbe ad usufruire di uno snodo logistico alternativo che ben presto entrerà nelle nostre abitudini e, soprattutto, i cittadini ne guadagnerebbero in salute. Non solo, ma l’intera Comunità, e l’amministrazione in particolare, dovrebbero cominciare a chiedersi quanto ci mette il Ministero dei Trasporti ad autorizzare la ripresa dei collegamenti ferroviari da Andria verso Bari?
Con buona pace dei santoni da tastiera!” – concludono la nota i consiglieri comunali del centrodestra andriese.