Ventisettemila avvisi di accertamento dei tributi Imu e Tari 2015. Accade ad Andria dove migliaia di famiglie hanno ricevuto a casa le notifiche relative alle differenze da pagare.
“Un atto obbligato in quanto si tratta di crediti iscritti già in bilancio. Non avevamo altra possibilità” – ha spiegato il Sindaco, Giovanna Bruno, in una conferenza stampa. Ma per i sindacati in questo momento è necessario “verificare ogni possibile percorso che possa gestire in maniera efficace e socialmente sostenibile il recupero del gettito mancante”.
In una lettera inviata alla prima cittadina, a firma di Biagio D’Alberto, segretario generale Cgil Bat, Giuseppe Boccuzzi, segretario generale Cisl Bari-Bat e Vincenzo Posa, responsabile Uil Bat, si chiede al Sindaco un incontro urgente anche alla luce del protocollo sulle relazioni sindacali siglato con l’amministrazione comunale di Andria, da tenersi naturalmente nel rispetto delle misure di prevenzione anti Covid.
L’istanza nasce “in considerazione delle notifiche che in questi giorni stanno interessando decine di migliaia di cittadini andriesi per gli accertamenti relativi al presunto mancato pagamento di Imu e Tari e relativi oneri accessori per annualità pregresse, in particolar modo per il 2015”.
“Tutto ciò sta creando notevole disagio nella cittadinanza che, in cerca di informazioni in merito alle cartelle ricevute, sta inondando anche le sedi sindacali. Per tali ragioni riteniamo che sia utile avviare un confronto per capire come gestire il recupero di queste somme in maniera socialmente sostenibile”, concludono D’Alberto, Boccuzzi e Posa.