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lunedì, 25 Novembre 2024
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Barletta – Abbattimento pino secolare in Via Vittorio Veneto, se n’è discusso in Consiglio Comunale

Semplicemente vergognoso!  Queste sono le prime due parole che ci vengono in mente per la questione che riguarda il pinus pinea di via Vittorio Veneto.

Con questo abbattimento si consacra il fallimento di una amministrazione che ha fatto acqua in ogni dove su questa vicenda.

Abbiamo seguito da subito l’iter procedurale e ci eravamo illusi che saremmo giunti ad una conclusione differente.

Oggi ci rendiamo conto che abbiamo sprecato tempo, risorse umane e pareri tecnici, per una storia che aveva il suo finale scritto ancor prima che si avviasse la procedura legale.

Narrare la vicenda e descriverne gli attori, è racconto degno del miglior horror di Dario Argento.

A questo aggiungiamo: incompetenza, sviste, azioni subdole, ritardi inspiegabili, totale lassismo amministrativo e pressioni ingiustificate.

Tutto questo per una unica ragione che ha decretato la morte di un albero secolare…

“TENERE IN PIEDI IL CASTELLO DI CARTA PESTA”. Non è questa la macchina amministrativa che meritiamo, a tutti i livelli.

Impiegati, responsabili, funzionari, dirigenti, consiglieri, assessori e sindaco, dovrebbero essere l’espressione del meglio che una città dovrebbe rappresentare e di cui Barletta ha bisogno.

Con le dovute eccezioni (non poche per fortuna) e senza voler generalizzare, a nostro avviso credo si sia toccato il fondo e assolutamente perso di vista il bene comune e la cosa pubblica.

Sviliti, delusi ed arrabbiati, questa non è una macchina amministrativa che ha a cuore il nostro territorio.

Abbiamo bisogno di competenza, lealtà, gioco di squadra, dedizione al ruolo istituzionale e amore per il territorio.

Ad oggi non riconosciamo alcuno di questi elementi in tutti i soggetti interessati a questa vicenda.”

Questo è quanto ha affermato la sezione Legambiente Barletta, presieduta da Raffaele Corvasce, in un post su Facebook in merito alla questione, discussa anche nel tardo pomeriggio di oggi in Consiglio Comunale, che fa riferimento ad un possibile abbattimento del pino domestico secolare allocato su via Vittorio Veneto.

La posizione di Legambiente è stata inoltre ampiamente condivisa dal capogruppo di “Coalizione Civica“: il consigliere comunale Carmine Doronzo.

Sul punto è intervenuta anche la segreteria cittadina del PD Barletta nonché consigliera comunale Rosa Cascella la quale, a tal proposito, ha posto oggi in Consiglio Comunale una domanda di attualità, condivisa e sottoscritta dai consiglieri del suo medesimo gruppo consigliare: Ruggiero Mennea, Rosanna Maffione, Antonio Divincenzo e Benedetto Delvecchio, dichiarando, sulla pagina Facebook del PD cittadino, che :  “Non possiamo rimanere indifferenti rispetto al grido di allarme di associazioni e cittadini per l’abbattimento del pino secolare, in via Vittorio Veneto. Per questo il gruppo consiliare del Pd presenterà una domanda di attualità sul tema.”

A rispondere ai quesiti posti dal PD è intervenuto, sempre durante il consiglio comunale tenutosi oggi, il vicesindaco nonché assessore al bilancio Gennaro Cefola, affermando che :

“Il ricorso è stato notificato il 29 settembre 2020 al Comune di Barletta, ma prima  il 21 settembre 2020 lo stesso, come in genere accade per i ricorsi, è stato notificato  all’Ufficio protocolli che a suo volta lo ha inviato il 23 settembre 2020 all’avvocatura e all’ufficio competente (in questo caso al settore manutenzioni); il giudizio era fissato per il 1 ottobre, si trattava di un giudizio tecnico così come è stato poi posto in essere dal CTU (consulente tecnico d’ufficio) nominato dal Giudice quindi dal Tribunale, sostenendo che quell’albero era pericoloso e dunque la domanda era fondata.

 Il consigliere Bufo non è incompatibile nel suo ruolo di consigliere comunale di maggioranza e avvocato della parte che ha presentato la denuncia al Comune per danno temuto se l’albero dovesse malauguratamente cadere. Non ci siamo costituiti in giudizio, quindi il Comune è stato dichiarato in contumacia, e  non abbiamo espresso un giudizio di merito perché non avevamo una relazione tecnica per la quale potrebbe ad esempio provvedere celermente Legambiente affinché  il Comune possa esprime appunto il suo giudizio di merito all’avvocatura, difendendo i nostri diritti nella speranza che l’albero possa essere salvato.”

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