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domenica, 24 Novembre 2024
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Commemorazione dei defunti, le disposizioni ad Andria e Barletta

Ecco tutte le disposizioni sulle celebrazioni delle Sante Messe, sugli orari dei Cimiteri e sulla viabilità urbana nelle città di Andria e Barletta nel giorno della commemorazione dei defunti

Considerando l’avvicinarsi della commemorazione dei fedeli defunti Mons. Luigi Mansi, Vescovo della Diocesi di Andria, ha inviato a tutti i sacerdoti e fedeli una nota contenente indicazioni per quanto riguarda le celebrazioni delle Sante Messe nelle cappelle private e/o confraternali, atteso che non sarà possibile mantenere il necessario distanziamento sociale previsto dalle misure di contrasto e contenimento dell’emergenza Covid-19.

«Carissimi Confratelli Presbiteri,

Vi informo che quest’anno, per motivi contingenti dovuti all’attuale situazione nazionale della pandemia, non sarà possibile celebrare le sante Messe nelle cappelle delle Arciconfraternite il 2 novembre prossimo e durante tutto l’ottavario.

Vi chiedo pertanto di invitare i fedeli a partecipare alla Messa nelle proprie parrocchie sia il 2 novembre, sia durante tutto l’ottavario, sempre nel rispetto delle norme stabilite per le celebrazioni nelle Chiese.

Sono possibili i pellegrinaggi al cimitero con la partecipazione di un massimo di 30 persone e nel rispetto del distanziamento sociale e forniti di mascherina».

La tradizione della Chiesa ha sempre esortato a pregare per i defunti, in particolare offrendo per essi la Celebrazione eucaristica. «La Chiesa pellegrinante sulla terra, ben consapevole di questa comunione di tutto il Corpo Mistico di Gesù Cristo, fino dai primi tempi della religione cristiana ha coltivato con grande pietà la memoria dei defunti» (Lumen Gentium, 50).

«Il ricordo dei defunti, – ci ricorda Papa Francesco – la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio». “Ascolta, o Dio, la preghiera che la comunità dei credenti innalza a te nella fede del Signore risorto, e conferma in noi la beata speranza che insieme ai nostri fratelli e alle nostre sorelle defunti risorgeremo in Cristo a vita nuova”.

A Barletta, invece, già a partire da mercoledì 28 ottobre, il Cimitero comunale resterà aperto dalle 7 alle 17 per consentire ai visitatori di recarsi in quel luogo in maniera misurata e in orari comodi per evitare di affollarlo nel prossimo fine settimana.

A tal proposito, alla luce dell’andamento del contagio da Covid 19 e anche delle disposizioni dei Dpcm a tutela della salute pubblica, sta per essere emanata una ordinanza che, oltre ai nuovi orari, in vigore da mercoledì a lunedì prossimo, nel fine settimana da venerdì 30 ottobre al 2 novembre, dispone che sarà possibile raggiungere il Cimitero soltanto a piedi.

È sospeso, infatti, il trasporto pubblico da venerdì 30 a lunedì 2 novembre e tutte le vie di accesso, comprese via Del Gelso e il viale che porta all’ingresso centrale del Cimitero, saranno interdette alle auto. Le sole persone con disabilità potranno raggiungere il Camposanto in auto.

Si raccomanda vivamente, pertanto, di usare i primi giorni di questa settimana per recarsi al Cimitero per commemorare i propri defunti e dedicare alle loro sepolture il tempo e le cure necessari.

La raccomandazione è rivolta soprattutto alle persone anziane e a tutti coloro che, avendo difficoltà a percorrere a piedi il tragitto, sarebbe preferibile che si recassero al Cimitero prima di venerdì o dopo lunedì 2 novembre.

“L’alternativa – spiega il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito – sarebbe stata chiudere il Cimitero, ma non ci è sembrato giusto in questo momento praticare tale scelta, perché sappiamo bene quanto importanti e sentite siano queste tradizioni e, soprattutto, che significherebbe infliggere un colpo durissimo a tutti coloro che quotidianamente sentono il bisogno di far visita ai propri cari defunti.

Per questo, però, chiedo comprensione e collaborazione da parte di tutti – conclude il primo cittadino – perché la situazione è seria, anzi preoccupante, e ciascuno deve fare la sua parte”.

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