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lunedì, 25 Novembre 2024
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Bisceglie – “Mani Tese” è alla ricerca di 100 volontari/e contro lo sfruttamento di donne e bambini

Torna la campagna di raccolta fondi natalizia "Molto più di un pacchetto regalo" 2020 in collaborazione con laFeltrinelli

Il modo migliore per concludere un anno difficile? Trascorrerlo in modo solidale! È la proposta di Mani Tese, anche quest’anno impegnata nella campagna di raccolta fondi natalizia “Molto più di un pacchetto regalo” in collaborazione con laFeltrinelli.

Per realizzarla, Mani Tese cerca 100 volontari e volontarie a Bisceglie che abbiano voglia di dedicare qualche ora del proprio tempo per impacchettare regali presso le librerie laFeltrinelli dal 1 al 24 dicembre 2020 e sostenere così i progetti dell’ONG a favore dei bambini e delle donne vittime di violenza, trafficking e sfruttamento in Guinea-Bissau.

Sul sito www.manitese.it, nella pagina dedicata alla città è possibile visionare la lista delle librerie interessate.

“In un mondo ancora percorso dall’emergenza Covid, chi vive in un contesto di povertà estrema, come quello di uno dei Paesi più poveri dell’Africa, sperimenta l’emergenza tutti i giorni – afferma Giovanni Sartor, Responsabile della Cooperazione Internazionale di Mani Tese – A vivere in costante pericolo sono soprattutto le persone più vulnerabili come i bambini e le donne, vittime di violenza, trafficking e sfruttamento”.

“Siamo molto preoccupati – aggiunge Sartor – Con l’impoverimento diffuso causato dagli effetti del Coronavirus, la condizione di queste persone non potrà che peggiorare”.

“Molto più di un pacchetto regalo” è un’iniziativa di sensibilizzazione e di raccolta fondi natalizia di Mani Tese realizzata in collaborazione con laFeltrinelli. La campagna, giunta ormai alla sua XIV edizione, quest’anno interesserà 43 città e più di 80 librerie in tutta Italia.

Come diventare volontari/e?

Partecipare a “Molto più di un pacchetto regalo” è semplicissimo: è sufficiente avere 16 anni compiuti e almeno 4 ore di tempo da dedicare all’attività di volontariato. È possibile iscriversi direttamente on line.
L’esperienza di volontariato avverrà in sicurezza secondo le norme anti Covid-19.

Il dramma dello sfruttamento in Guinea-Bissau

La Guinea-Bissau è uno dei Paesi più poveri dell’Africa Occidentale. Nel 2019 si colloca al 178° posto su 188 per Indice di Sviluppo Umano, e ancora oggi il 67% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. In un simile contesto, causato dall’instabilità politica e da una grave carenza di lavoro e di risorse, gli episodi di sfruttamento e di violenza sulle persone più indifese, come le donne e i bambini, sono purtroppo all’ordine del giorno.

Mani Tese è impegnata in Guinea-Bissau da oltre 40 anni con progetti di cooperazione che prevedono in modo trasversale la protezione dei soggetti più vulnerabili, in particolare di bambini e donne vittime di violenza, sfruttamento e trafficking.

In Guinea-Bissau molte bambine e ragazze sono purtroppo vittime di matrimonio forzato e precoce e tante donne sono vittime di violenza di genere. La percentuale di donne e bambine vittime di mutilazioni genitali femminili è ancora elevata: il 29% di ragazze di età compresa tra gli 0 e i 14 anni e il 44% di donne tra i 15 e i 49 anni ha subito mutilazioni genitali femminili (Unicef, 2020). Il matrimonio forzato è una pratica comune in Guinea-Bissau, specialmente nelle regioni di Gabu e Bafata. In media, circa il 10% delle ragazze sono costrette a sposarsi prima che raggiungano i 15 anni, mentre il 29% si sposa prima dei 18.

Molti bambini vengono inoltre adescati e mandati in Senegal per essere sfruttati come mendicanti. Si tratta dei cosiddetti “bambini talibè”: inviati dalle famiglie con l’intenzione di apprendere il Corano in altri Paesi, quando arrivano a destinazione vengono invece sfruttati e destinati alla mendicità, a cui si dedicano tutto il giorno.

Mani Tese si occupa della tutela delle vittime di violenza, trafficking e sfruttamento attraverso tre tipologie di attività: la protezione delle vittime, che prevede il sostegno a un centro di accoglienza per bambine e ragazze vittime di matrimonio forzato e precoce e per donne vittime di violenza con assistenza legale e psicologica, e la protezione dei bambini vittime di trafficking attraverso la ricerca e il reinserimento nelle loro famiglie d’origine.

La prevenzione della violenza e dello sfruttamento attraverso il contrasto alla povertà e il miglioramento della situazione socio-economica delle categorie a rischio con corsi di formazione professionale destinati ai giovani, il supporto all’avvio di attività lavorative, lo sviluppo della filiera orticola, della filiera produttiva dell’arachide e della filiera avicola; la sensibilizzazione, l’educazione e l’informazione per contrastare i fenomeni tramite la promozione dei servizi che si occupano di educazione e istruzione e le campagne di sensibilizzazione sulla violenza di genere,  sul riconoscimento del ruolo e dell’importanza delle donne, sul trafficking e sui rischi della migrazione irregolare.

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