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mercoledì, 26 Marzo 2025
HomeCanosa di PugliaDanteDì 2025, l’inferno di Dante negli Ipogei di Canosa

DanteDì 2025, l’inferno di Dante negli Ipogei di Canosa

La location naturale della città dalla storia millenaria sarà la scenografia naturale per il capolavoro del sommo poeta per tutto il mese di aprile

L’artista e regista Gianluigi Belsito con la sua compagnia del Teatro del Viaggio torna in scena in occasione del DanteDì, celebrato il 25 marzo in tutta Italia su iniziativa del Ministero della cultura a partire dal 2020 per rendere omaggio a Dante Alighieri, con un fitto cartellone di appuntamenti nella città di Canosa di Puglia, grazie alla disponibilità del Comune e della Fondazione Archeologica Canosina.

Il tour del Teatro del Viaggio procederà durante l’intero mese di aprile tra le bellezze della Canosa Archeologica, e farà tappa nel cuore dei tesori custoditi nell’area del parco archeologico, scenografia ideale per la messa in scena dei canti danteschi più rinomati.

Sono già tante le prenotazioni arrivate da un gran numero di scuole secondarie provenienti dall’intero territorio regionale, per ammirare non un semplice spettacolo, ma un vero e proprio percorso letterario che sottolinea la potenza del verso dantesco ispirato ai canti più emozionanti tratti dall’Inferno, sia esso declamato o raccontato, e con cui la compagnia darà vita ai personaggi e alle atmosfere dell’opera monumentale di Dante, offrendo agli spettatori un’esperienza unica.

“Ogni location naturale – afferma l’attore – mostra l’anima dello spettacolo e la mia curiosità è scoprirne sempre di nuovi”. 

Così il regista Gianluigi Belsito racconta del Teatro del viaggio, compagnia barese che ha portato nel panorama teatrale un’idea innovativa che ha ribaltato il concetto tradizionale di “scenografia”.

Belsito e la sua compagnia privilegiano palcoscenici naturali come castelli, boschi, musei, spiagge, antiche rovine, chiese ipogee, e il coinvolgimento avviene non solo grazie alle emozioni della teatralizzazione, ma anche dalle sensazioni suscitate dai luoghi che trasportano il pubblico tra i versi, e questo principio verrà elevato al massimo tra le meraviglie offerte dal parco archeologico di Canosa.

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