Nella tarda mattinata di ieri, domenica 23 marzo 2025, a Corato, è stato rinvenuto il corpo senza vita di Francesco Tedone, un operaio di 62 anni originario di Trani, all’interno di un appartamento disabitato situato in via Beniamino Gigli, nel centro cittadino.
L’uomo, dipendente di un pastificio locale, arrotondava il proprio stipendio svolgendo lavori di pitturazione: proprio in quell’abitazione stava effettuando da sabato scorso interventi di tinteggiatura.
A lanciare l’allarme sono stati i familiari di Tedone, preoccupati per il suo mancato rientro a casa. Intervenuti sul posto, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Al momento, le cause della morte non sono chiare: non sono stati riscontrati segni evidenti di violenza sul corpo, e non si esclude l’ipotesi di un malore improvviso. ​
La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti e ha disposto l’autopsia per determinare le cause del decesso. Le indagini sono affidate ai carabinieri, coadiuvati dai funzionari dello Spesal della ASL, per verificare eventuali violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro. ​
Questo tragico evento solleva nuovamente l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare per coloro che svolgono attività in solitaria o in ambienti non adeguatamente controllati.
È fondamentale che vengano rispettate tutte le normative vigenti per prevenire incidenti e garantire l’incolumità dei lavoratori.
