“La fine di Petra.
Nel mese di febbraio del 2023, con il progetto PETRA l’amministrazione comunale di Trani si proponeva di valorizzare e riqualificare il Parco Petrarota attraverso l’avvio di un processo di rigenerazione mediante intervento di arte pubblica e street art e servizi di valorizzazione collaterali” – la nota è a firma del Movimento civico Articolo97 di Trani.
Il Comune di Trani partecipava al bando regionale “STHAR LAB: Laboratori di fruizione per la promozione e la valorizzazione della Street art, dei Teatri storici, degli Habitat Rupestri”, usufruendo di un finanziamento di € 39.950,40. Veniva nominata una commissione di valutazione, affidata l’opera a più artisti con l’intervento di associazioni, scolaresche e mangiata finale.
Tre giorni di festa dal 26 al 28 maggio.
Spenti i riflettori, il cosiddetto parco Petrarota, dopo la giacenza per svariati giorni dei rifiuti prodotti dall’evento sporadico, tornava nel silenzio e nel degrado.
Insomma, è stato perpetrato un tentativo di rigenerazione a tempo determinato (72 ore).
Dov’è la notizia? È ormai noto che questa amministrazione con i parchi non ci sa fare proprio.
Il colmo sta nella determinazione dirigenziale n.137 dell’11.02.2025 con la quale il comune di Trani, dato atto di non essere riuscito a spendere le somme concesse in finanziamento, ha restituito l’importo di € 7.064,24 alla Regione Puglia.
Ciò costituisce l’evidente dimostrazione di incapacità non solo di intervenire per la rigenerazione e la fruizione dei parchi, ma anche di non sapere gestire al meglio i finanziamenti ottenuti.
Per chi non lo sapesse, il parco Petrarota è quello che si trova in adiacenza alla famosa Villa Bini.
È opportuna questa precisazione per evitare confusione atteso che a Trani i parchi sono tanti ed hanno avuto, fino ad oggi, la stessa sorte, in attesa della seconda villa sul mare” – conclude il Movimento Civico Articolo97 di Trani.