Torna a tenere banco nella città di Andria la questione circa l’installazione dei ripetitori di telefonia sulle palazzine.
Dopo l’eclatante vicenda di via Scipione l’Africano, dove i residenti, preoccupati per la loro salute, insorsero con manifestazioni e proteste pubbliche, opponendosi all’installazione di un’antenna sulle loro case, ma che si risolse in un nulla di fatto in quanto il Tar diede ragione alla compagnia telefonica Wind, scoppia un nuovo caso in via Boccaccio.
A denunciare la situazione è il dott. Dino Leonetti, noto oncologo, attivo da anni sul fronte della tutela della salute e della prevenzione che, in un post sul suo profilo Facebook, “ringrazia” sarcasticamente l’amministrazione comunale per l’installazione di un nuovo impianto, effettuata proprio accanto allo studio medico in cui esercita la sua attività, a pochi metri di distanza da un altro.
“Sommessamente mi pento per tutta la diffidenza che ho riversato verso i nostri solerti e amorevoli amministratori civici e sanitari quando non credevo alla loro vera mission. Io credevo che pensassero solo ai cazzi loro ed invece si preoccupano anche dei nostri, nel senso di premura si intende” – queste le parole del medico andriese.
“Mi riferisco ai campi elettromagnetici e alle installazioni dei ripetitori della telefonia mobile.
Dal Comune hanno organizzato una campagna mediatica per annunciare urbi et orbi la realizzazione del PIANO DI LOCALIZZAZIONE degli impianti, sicché fosse messo uno stop alle installazioni selvagge delle antenne.
Frutto di questo Piano è l’installazione di un RIPETITORE che hanno fatto in una palazzina a fianco dello studio medico in cui lavoro, che serve circa ottomila utenti ossia ammalati. A pochi metri c’è già un altro ripetitore su un’altra palazzina.
A POCHI METRI !!! Si è realizzato, dunque, il record della vicinanza tra due ripetitori che a sandwich sottopongono ad irradiazione continua i nostri pazienti e noi operatori sanitari (sei medici e cinque collaboratrici).
E’ un capolavoro! Grande sensibilità della Sindaca, immensa sollecitudine dei suoi assessori.
Stabbein a sabbein! PS. Che Dio vi strabenedica!” – conclude stizzito il dott. Leonetti.
