Un grave episodio di violenza domestica si è verificato a Canosa di Puglia, dove un uomo di 28 anni, di nazionalità tunisina, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo le ricostruzioni, l’uomo avrebbe avuto una violenta lite con la moglie, una giovane di 24 anni al nono mese di gravidanza, durante la quale l’ha strattonata con tale forza da strapparle un lembo della felpa che indossava, scaraventandola poi sul pavimento del pianerottolo. Successivamente, avrebbe afferrato il figlio di 18 mesi, minacciando di lanciarsi dal balcone con il bambino.
L’intervento tempestivo della Polizia, allertata dai vicini che avevano udito urla e rumori provenienti dall’appartamento, ha evitato il peggio. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato l’abitazione in disordine, con cocci di vetro sul pavimento, e l’uomo in stato di agitazione che inveiva contro di loro.
Dopo aver tentato di calmarlo, sono riusciti a sottrarre il bambino dalle sue braccia e a immobilizzarlo, procedendo all’arresto.
La donna, soccorsa da un vicino prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, è stata trovata dolorante e in difficoltà ad alzarsi. Secondo quanto riferito dalla vittima, la lite sarebbe scaturita da vecchie gelosie. Attualmente, l’uomo si trova in carcere in attesa di ulteriori provvedimenti.
Questo episodio sottolinea ancora una volta la gravità della violenza domestica e l’importanza di interventi tempestivi da parte delle autorità e della comunità per proteggere le vittime e prevenire tragedie familiari.
