“L’imposta di soggiorno (prevista dall’art. 4 co.3 del Decreto Legislativo n. 23 del 14/03/2011 e ss.mm.ii.), può rappresentare una risorsa importante per il miglioramento dell’accoglienza turistica, ma solo se viene concepita come uno strumento di sviluppo e non come un ulteriore aggravio fiscale per le imprese ricettive”, questo il parere di Confcommercio Bisceglie in merito all’introduzione, attualmente in discussione in città, della cosiddetta ‘tassa di soggiorno’.
“Senza un’adeguata programmazione e una chiara strategia di valorizzazione del turismo, il rischio è che l’imposta diventi un ostacolo alla crescita del settore e alla competitività della Città di Bisceglie”.
Confcommercio Bisceglie sottolinea dunque la necessità di un confronto analitico e costruttivo prima dell’adozione definitiva del provvedimento, affinché le risorse generate dall’imposta siano impiegate esclusivamente per il rafforzamento della competitività delle imprese, il miglioramento dell’offerta turistica e la promozione territoriale
“Non deve trattarsi di un mero prelievo fiscale, ma di un investimento diretto per il settore turistico locale – sostiene Leo Carriera, Presidente Confcommercio Bisceglie –. I rappresentanti del settore alberghiero ed extralberghiero saranno parte attiva nei tavoli di confronto, portando il loro contributo e le loro proposte per garantire che l’introduzione dell’imposta non penalizzi le imprese e non comprometta l’attrattività turistica della città”.
“L’introduzione di una tassa di soggiorno dev’essere valutata con estrema attenzione e con il coinvolgimento di tutti gli attori del settore – afferma Carriera –. È fondamentale che questa misura non si trasformi in un peso aggiuntivo per le imprese, ma che costituisca parte di una vision strategica e programmatica più ampia per il turismo locale”.
Confcommercio Bisceglie si pone, pertanto, come interlocutore primario nel dialogo con l’amministrazione comunale e gli operatori del settore, contribuendo attivamente alla definizione di una strategia condivisa. Le proposte dettagliate verranno presentate a breve dopo un confronto diretto che Confcommercio ha già organizzato con gli operatori locali del settore.