La questione dell’Archivio di Stato continua a essere al centro di un acceso dibattito tra Trani e Barletta. Durante la riunione istituzionale convocata presso il Ministero della Cultura, fortemente voluta dal Prefetto della BAT, sono emerse importanti chiarificazioni sul futuro della storica struttura documentale.
Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha ribadito con forza la posizione della città, evidenziando l’importanza storica e culturale dell’Archivio di Stato di Trani.
“Non esiste alcun documento firmato dai sindaci della BAT, tantomeno dal sottoscritto, che assegni a Barletta la sede dell’Archivio di Stato,” ha sottolineato Bottaro.
“È stato chiarito che ogni decisione spetta solo ed esclusivamente al Ministro, che disporrà con proprio Decreto.”
Bottaro ha espresso il suo orgoglio nel difendere le ragioni di Trani, già sancite in un deliberato del Consiglio Comunale, e ha dichiarato: “L’Archivio di Stato di Trani, per la sua storicità e per l’importanza dei documenti custoditi, non può essere cancellato né tantomeno concepito come un distaccamento. Confido in una soluzione di buon senso che non mortifichi la storia e le ragioni di nessuno.”
Il confronto si è acuito dopo alcune dichiarazioni pubbliche del sindaco di Barletta, Cosimo Cannito. Bottaro ha commentato la vicenda con fermezza:
“Il patto tra gentiluomini prevedeva di doversi astenere da qualsiasi commento sull’esito della riunione, ma leggendo il post del sindaco Cannito ho avuto conferma che per molti in politica ‘vale tutto’. Per me no. Prima viene l’uomo, poi il politico.”
Al termine dell’incontro, Bottaro ha voluto ringraziare pubblicamente il Prefetto della BAT per aver favorito un confronto istituzionale, utile a fare chiarezza su una vicenda che da tempo divide le due città.
Ora, la decisione finale è nelle mani del Ministro della Cultura, chiamato a scegliere tra il rispetto della storicità dell’Archivio di Stato di Trani e le aspirazioni di Barletta.
