“E’ la prima volta dopo 20 anni di carriera che qualcuno mi allontana dalla seduta di un Consiglio comunale mentre svolgo il mio lavoro di giornalista” – inizia così il post-sfogo della giornalista professionista barlettana Imma Ceci, vittima di un increscioso episodio avvenuto mercoledì 15 gennaio 2025, durante l’ultima seduta di Consiglio comunale a Barletta, quando è stata improvvisamente allontanata dalla massima assise comunale per mezzo di un pubblico ufficiale.
“E quello che mi fa ancor più male è che questa assurdità sia avvenuta proprio nella mia città. Tutti, in quell’aula, mi conoscono e sanno perfettamente che lavoro faccio.
Il motivo di questo allontanamento avvenuto con l’intervento di una agente della polizia locale, è per me ancora oscuro, ma è un abuso inaccettabile: le sedute del Consiglio comunale SONO PUBBLICHE.
Oltre all’umiliazione subita, voglio mettere in evidenza il chiaro attacco alla democrazia che oggi ha perpetrato il presidente del consiglio comunale, Marcello Lanotte insieme alla vicepresidente Santa Scommegna.
Esigo le loro scuse, poiché non possiamo tacere di fronte alla violazione dei diritti e dei doveri di un cittadino, e in particolare, dei diritti di una categoria professionale alla quale mi onoro di appartenere” – conclude Imma Ceci.
La giornalista barlettana ha successivamente potuto continuare a seguire la seduta consiliare, previa esibizione del tesserino professionale all’agente della Polizia Locale di Barletta.
A riguardo è intervenuto il Circolo della Stampa “San Francesco di Sales” che esprime solidarietà alla collega giornalista: “Imma Ceci frequenta da anni l’aula del Consiglio comunale di Barletta, è nota agli addetti ai lavori e non, stava filmando alcune fasi dei lavori consiliari, nel rispetto del diritto di cronaca, dunque stava facendo il suo mestiere come è noto a tutta la comunità barlettana, e non solo.
L’invito alla collega, fatto da un’agente della Polizia Locale, ad allontanarsi dallo spazio riservato alla stampa per poi rientrare dopo l’esibizione del tesserino, ha i contorni di un atto che parrebbe essere a metà tra il voler censurare o intimorire chi vuole fare il proprio lavoro, come confermerebbe il fatto che l’esibizione è stata chiesta solo a Imma Ceci.
Restiamo in attesa delle spiegazioni convincenti e di scuse pubbliche del Presidente del Consiglio Comunale di Barletta che, come hanno scritto l’Ordine e l’Assostampa, è organismo che non risulta si sia dotato di un regolamento per l’accesso ai lavori consiliari, spiegazioni necessarie per evitare che possano ripetersi questi comportamenti a Barletta come altrove” – conclude il Presidente del Circolo della Stampa Bat, Vincenzo Rutigliano.