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mercoledì, 15 Gennaio 2025
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Andria – Centro Autismo, i genitori insorgono: “Gestione affidata a Fondazione legata alla famiglia della Sindaca”

Sulla questione intervengono anche i genitori e i professionisti impegnati nella riabilitazione di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico

Dopo la nota-appello del neo intergruppo consiliare andriese, sulla recente polemica relativa alla gestione del nuovo centro per l’autismo della ASL BAT, sulla questione intervengono anche i genitori e i professionisti impegnati nella riabilitazione di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, in qualità di cittadini profondamente turbati da quanto emerge sulla gestione del nuovo centro per l’autismo nella ASL BAT.

“La vicenda che si sta delineando lascia sgomenti per la sua opacità e per il complesso intreccio di interessi che sembrano prevalere sul bene comune. Come è possibile che un servizio così delicato, destinato a supportare bambini fragili e le loro famiglie già provate quotidianamente, possa essere gestito con tale superficialità procedurale?

Ci riferiamo all’avviso pubblico dalla durata irrisoria di soli pochi giorni, alla mancata trasparenza sugli esiti, alla scelta – unica in Puglia – di preferire un soggetto privato alle strutture sanitarie pubbliche.

E non è un soggetto privato qualunque, ma una Fondazione legata alla famiglia della sindaca di Andria che ha già ottenuto gratuitamente dal Comune un terreno in circostanze quantomeno curiose.

Queste modalità hanno di fatto impedito alle altre realtà, già operanti sul territorio da anni, di partecipare e/o candidarsi al suddetto avviso.

Sarebbe utile capire, inoltre, quali siano i criteri utilizzati e se la valutazione effettuata rispecchi le esigenze del territorio in termini di efficienza ed efficacia del trattamento: se l’investimento è pubblico che venga allora assegnato a chi è in grado di dimostrare con assoluta trasparenza la propria competenza, esperienza e il conseguente impatto sociale del proprio operato.

Ciò che più sconcerta, nondimeno, è il silenzio assordante della politica. Né la maggioranza né l’opposizione hanno ritenuto di dover intervenire su una questione che coinvolge fondi pubblici per 12 milioni di euro e, soprattutto, il futuro assistenziale dei cittadini con diagnosi di ASD.

Come se la gestione della sanità fosse un affare privato e non una questione di interesse collettivo.

Questa vicenda alimenta purtroppo quel senso di sfiducia e disaffezione che molti cittadini nutrono verso le istituzioni. Come possiamo credere nella buona amministrazione quando vediamo procedure così opache, conflitti di interesse così evidenti, silenzi così eloquenti?

Ci chiediamo dove siano finiti i principi di trasparenza, imparzialità ed efficienza che dovrebbero guidare l’azione amministrativa. Ci chiediamo come sia possibile che nessun organo di controllo sia ancora intervenuto per fare chiarezza.

Le famiglie, che ogni giorno affrontano le sfide legate all’autismo, hanno bisogno di servizi qualificati e trasparenti, non di centri nati tra le nebbie di procedure dubbie e convenienze politiche. Abbiamo bisogno di sapere che chi gestirà questi servizi lo farà per competenza e non per appartenenza.

È tempo che la cittadinanza si riappropri del proprio diritto di sapere e di pretendere una gestione trasparente della cosa pubblica. È tempo che la politica torni a occuparsi del bene comune invece di trincerarsi dietro silenzi complici.

Con profonda amarezza ma anche con la speranza che questa lettera possa contribuire a far luce su una vicenda che merita ben altra attenzione” – concludono la nota.

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