Con riferimento all’articolo dal titolo “Ecco la nuova truffa dell’olio sull’asse Puglia-Calabria” con sottotitolo “Indagini della Finanza, scattano sequestri pure alla Levante di Andria”, pubblicato a pag. 7 de La Gazzetta del Mezzogiorno del 28 dicembre 2024, l’oleificio Levante di Andria precisa che non ha subito alcun sequestro di olio.
“Appena avuto notizia dell’irregolarità – fanno sapere dall’oleificio – ha dato subito la massima collaborazione ai militari della GdF e agli ispettori dell’ICQRF.
I controlli effettuati da quest’ultimi presso l’azienda, che risalgono a fine ottobre scorso, non hanno mai dato evidenze di irregolarità.
Per questi motivi è erroneo e fuorviante che vi mai sia stato il sequestro di partite di olio presso la Olio Levante Srl sia in tempi recenti che in altri momenti.
L’olio ritirato dalla ditta di Catanzaro è risultato regolare sia secondo I controlli interni che da quelli effettuati dalle autorità competenti.
L’unico olio sequestrato sarebbe stato quello di proprietà e detenuto nell’oleificio di Catanzaro e il fornitore sarebbe stato denunciato per “frode in commercio e vendita di sostanze alimentari adulterate”.
Tutto l’olio evo bio contrattualizzato e ritirato dalla Levante è, in questo come in tutti gli altri casi, conforme alle normative.
L’oleificio Levante è dunque estraneo a quanto si legge, non ha subito alcun sequestro e non c’è nessuna truffa in cui la stessa sia coinvolta.”
