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domenica, 23 Febbraio 2025
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Andria – Crepe in maggioranza… e opposizione

Npsi: "nuova maggioranza targata Pd e FI"; Forza Italia: "studiare e informarsi"

Maggioranza raggiunta a fatica, e opposizione che non sa mettersi d’accordo. È sostanzialmente questo il quadro della situazione politica ad Andria, dopo i due comunicati disgiunti arrivati in redazione a seguito del Consiglio Comunale di venerdì 27 novembre 2024, da parte di Npsi da una parte e Forza Italia con Movimento Pugliese dall’altra.

“La pantomima del senso di responsabilità di FI e Movimento Pugliese – dichiarano Liberali e Riformisti Npsisalvano, ancora una volta, l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanna Bruno.
Se un’amministrazione comunale non è più autosufficiente deve andare a casa e togliere il disturbo.
Di contro, quando la sindaca Bruno non ha i numeri in consiglio comunale, come già accaduto in passato, si affida a quei consiglieri di opposizione – in verità sempre gli stessi – che da subito per giustificare il loro voto a favore del centrosinistra si aggrappano al senso di responsabilità e al bene per la città.
Le solite chiacchiere da mestieranti, che fanno allontanare gli elettori e i cittadini sempre più dalla politica.
Se da un lato la sindaca Bruno perde pezzi tra le fila del centrosinistra, di contro nella città di Andria è nata una nuova maggioranza in consiglio comunale targata Pd e FI.

Quattro interrogazioni e quattro delibere erano i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale non decisivi sul piano politico” tuttavia in scadenza entro l’anno.

“C’è un antefatto, è invece la replica giunta da Forza Italia e Movimento Pugliese durante la conferenza dei capigruppo, pur criticando la precarietà con cui la maggioranza si approssima alle scadenze, si era deciso “ALLA UNANIMITÀ DEI PRESENTI” di restare in aula, raggiungendo a fatica tale decisione a seguito di un accordo condiviso da TUTTI i capigruppo, di maggioranza e minoranza. Non solo da Forza Italia e Movimento Pugliese, ma anche da Fratelli d’Italia e Cinque Stelle.”
In sostanza l’accordo è consistito in due questioni:

Mantenere la seduta di Consiglio Comunale (che si voleva addirittura anticipare al 30/12) al giorno 7 gennaio, per consentire eventuali emendamenti dei consiglieri al bilancio (da regolamento si presentano sette giorni prima);
Eliminare dalla delibera del Piano triennale delle opere pubbliche le schede relative a tre progetti di finanza. In sostanza operazioni imponenti dal punto di vista finanziario, secondo noi molto discutibili per come venivano inserite e approvate. Non avremmo concesso la nostra presenza per far loro fare i propri comodi!.

La risposta della Amministrazione, al di là del dispiacere “politico” di non aver potuto approvare il bilancio entro il 31 dicembre (ma la colpa è solo loro), ha sostanzialmente riscontrato favorevolmente la posizione politica (peraltro avanzata esplicitamente in Terza Commissione dal consigliere Marcello Fisfola di FI) sopprimendo dalla delibera, a cominciare dal titolo, tutte le schede di partenariato pubblico privato ovvero progetti di Finanza. Di fronte a questa disponibilità si è risposto con altrettanta disponibilità, come si fa tra persone civili.
Tutte le minoranze precisarono, inoltre, che la presenza non si sarebbe trasformata in alcun voto favorevole, e che i voti per approvare i provvedimenti avrebbero riguardato soltanto la maggioranza.
Una vittoria politica sostanziale della minoranza intera viene trasformata “dagli oppositori della opposizione” in dichiarazioni roboanti contenenti il nulla gettando discredito senza sapere, senza conoscere. E chi conosce è sicuramente in malafede. Noi abbiamo mantenuto la parola, data insieme ad altri colleghi, che evidentemente hanno dimenticato.

Sull’altro tema, ovvero su chi fa veramente opposizione in Consiglio Comunale, invitiamo i cittadini a verificarlo direttamente, rivedendo tutte le sedute del consiglio Comunale, per controllare tutte le presenze e tutti gli interventi e il livello di competenza.
Infine un invito, rivolto al fuoco “amico” (?), a studiare e ad informarsi prima di parlare per confrontarci sui contenuti e non cedere alla sciocca tentazione di attivare una traballante macchina del fango per demolire chi molto probabilmente si teme soltanto.

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