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giovedì, 12 Dicembre 2024
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Fatture false per evadere il fisco: 10 arresti, coinvolti anche direttori e dipendenti di uffici postali

Emesse fatture per operazioni inesistenti per circa 17,5 milioni di euro nei confronti di una trentina di committenti che contabilizzavano costi inesistenti per ridurre le tasse. Sequestrati beni per oltre 5 milioni di euro

Sono dieci le persone indagate dalla Procura di Bari con l’accusa, in concorso e a vario titolo, di associazione per delinquere, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio.

Quattro sono finiti in carcere, sei ai domiciliari: avrebbero emesso fatture false per evadere il fisco con società cartiere create per fatturare operazioni inesistenti.

Nell’inchiesta sono coinvolte altre 4 persone tra direttori e dipendenti di uffici postali, che avrebbero aiutato gli indagati.
Sono stati così sequestrati beni per oltre 5 milioni di euro perché considerati frutto di reati.

Secondo quanto accertato dalle indagini dei finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria, l’associazione per delinquere ruotava attorno ad un imprenditore di Altamura, responsabile di una impresa attiva nella produzione, commercializzazione e posa in opera di serramenti, infissi e arredi per esterni.

L’uomo tra il 2019 e il 2022 avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti per circa 17,5 milioni di euro nei confronti di una trentina di committenti del Barese che, secondo i finanzieri, contabilizzavano costi inesistenti per ridurre le tasse.

Inoltre, l’imprenditore avrebbe creato, assieme agli altri indagati, società cartiere per emettere fatture false ed evadere le tasse per quasi 4 milioni di euro.

I finanzieri hanno rilevato che le società coinvolte avevano una capacità operativa incongrua rispetto ai volumi d’affari rilevati. Ad esempio non avevano dipendenti o magazzini appropriati all’attività.

Secondo l’accusa, inoltre, grazie all’aiuto dei direttori e dei dipendenti delle Poste, gli indagati utilizzavano i conti delle società cartiere per prelevare enormi quantità di denaro contante da restituire ai committenti principali delle false fatturazioni.

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