Se dei politici o aspiranti tali ricorrono al Checco Zalone nazionale per comunicare qualcosa di importante alla città “possiamo già comprendere lo spessore politico – dichiara Giovanni Addario, segretario PD Andria – che c’è dietro queste note congiunte, le quali, il più delle volte, non “congiungono” nemmeno tutto il centrodestra cittadino. Noi non vorremmo infierire, né annoiare i cittadini, ma se si scrivono falsità, è nostro dovere rispondere.“
Il riferimento è all’ultima nota a firma di Fratelli d’Italia, Azione, Lega, Io Sud, Liberali Riformisti Nuovo PSI e Generazione Catuma.
“Ci accusano di non aver risolto nulla – continua Addario – Invece, sono talmente tante le cose risolte in questi 4 anni di Amministrazione Bruno che difficilmente le potremmo far rientrare tutte in un comunicato. Vogliamo partire da ciò che è stato approvato nell’ultimo consiglio comunale. Una risposta che tutta la città aspettava: la delibera di indirizzo sull’affidamento in concessione dell’asilo nido comunale “Gabelli”. Uno dei tanti servizi che con la precedente amministrazione è stato smembrato e cancellato. Un affidamento in cui, ancora una volta, sarà proprio il terzo settore a supportare l’azione amministrativa. Terzo Settore che, evidentemente, non piace al centrodestra, visto come lo hanno distrutto durante il loro mandato e viste le attuali dichiarazioni che rilasciano.
Per quanto riguarda l’affermazione secondo cui non è stato potenziato l’Ufficio Tributi, poi, verrebbe da chiedersi in quale Comune vivano. Con l’Assessore al ramo Vilella si è proceduto subito alla modifica della macrostruttura comunale, separando l’Ufficio Tributi dal Settore Finanziario e avviando la fase che ha visto l’assunzione di un nuovo Dirigente a capo proprio dell’Ufficio Tributi.
Successivamente sono state assegnate nuove unità. Ciò ha portato l’Ufficio Tributi non solo ad un potenziamento organizzativo, ma anche operativo, grazie anche all’affiancamento della Andreani Tributi SpA che ha permesso un incremento delle riscossioni di residui attivi per circa 1.600.000,00. Risorse per la città, per tutta la città.
Per quanto riguarda gli impianti pubblicitari, invece, l’Assessore Vilella con il Funzionario Responsabile Dott. De Nigris in un incontro pubblico hanno tranquillizzato professionisti ed operatori commerciali sulla corretta applicazione delle norme vigenti dal lontano 2019.
Evidentemente le minoranze non sanno che l’articolo 1, comma 821 della Legge n.160/2019 disciplina le procedure per il rilascio delle concessioni per l’occupazione di suolo pubblico e delle autorizzazioni all’installazione degli impianti pubblicitari. Alla norma nazionale è seguita l’approvazione del Regolamento Comunale approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 26 del 27/04/2021. Da ultimo non sanno che il tutto si interseca con il Piano Generale degli Impianti Pubblicitari e delle Pubbliche Affissioni approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.90/2005 e modificato con Delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 13/02/2009.
Pertanto sentire e leggere che l’Amministrazione Bruno ha introdotto una nuova “tassa per insegne e targhe” è a dir poco falso e fuorviante.
Piuttosto, questa amministrazione ha meglio regolamentato la procedura di rilascio delle autorizzazioni per quegli insegne e quelle targhe che, essendo inferiori a 5 mq. Complessivi, non sono soggetti al pagamento di una tassa annuale ma che pur sempre devono essere autorizzati.
“Il nuovo balzello” di € 20,00 non rappresenta altro che una giusta ed equa richiesta di diritti di segreteria per una procedura semplificata che altrimenti sarebbe stata di € 110,00 come per le insegne di superficie superiore a 5 mq. Ringraziamo, dunque, per l’occasione che il centrodestra ci ha fornito per comunicare meglio e di più quanto di buono fatto finora, rinviando al mittente le chiacchiere e i balzelli.
Prendiamo atto, ancora una volta, che da citare “balzelli” a diventare “zimbelli” il passo può essere molto breve.”