«In questi giorni, in queste settimane, da Sindaco ma soprattutto da semplice cittadino e padre di famiglia – afferma il primo cittadino di Canosa, dott. Vito Malcangio – alla luce degli ultimi atti intimidatori che si sono verificati in città , mi sono più volte chiesto: perché? Perché tanta viltà ingiustificata e sconsiderata?
La violenza non è mai una soluzione ed è per questo che desidero, ancora una volta, esprimere una ferma e decisa condanna verso gli episodi criminosi perpetrati contro alcune figure del tessuto politico, economico, amministrativo della nostra comunità , qualcosa di ripugnante che nulla ha a che vedere con la pacifica convivenza, i valori democratici e il rispetto che deve contraddistinguere la nostra società .
Il confronto quotidiano non può degenerare in episodi del genere, che colpiscono da vicino la sicurezza delle famiglie, per ognuno di noi preziose, alla base dei nostri rapporti affettivi e a cui è andata la vicinanza di tutta l’Assise Comunale.
Ma il mondo delle istituzioni – prosegue Malcangio – non può fermarsi alle espressioni di solidarietà , bensì deve mobilitarsi affinché assieme alle Forze dell’Ordine e alla comunità , uniti e compatti, si riesca a fornire una risposta importante e ad intraprendere azioni più marcate.
In qualità di primo cittadino, ho sentito il dovere etico e morale, di convocare un Consiglio Comunale urgente e straordinario, volontà che mi è stata manifestata da alcune forze politiche che siedono nell’Assise e da più cittadini, preoccupati per il susseguirsi di episodi gravi ed intollerabili. Ma lo Stato c’è, e non rimarrà di certo a guardare, non saranno questi fenomeni a fermarci, la nostra azione deve continuare imperterrita senza sé e senza ma.
Questo Consiglio Comunale è servito proprio a questo, a trovare il modo, i mezzi, affinché tutto ciò non si ripeta mai più perché ogni cittadino ha il sacrosanto diritto di vivere in sicurezza.
L’argomento – spiega il primo cittadino – ha assunto con il tempo una rilevanza sempre maggiore per tutti noi: in questi anni, abbiamo lavorato in sinergia con il mondo delle istituzioni, con la Prefettura, con la Questura, affinché i cittadini potessero avvertire maggiormente la presenza dello Stato in città ed è per questo che continuerò a far sentire, ancor di più, la nostra voce in tutte le sedi competenti, perseguendo l’obiettivo di aumentare la dotazione di risorse umane.
Massima è la fiducia nella Magistratura e nelle Forze dell’Ordine, affinché gli autori di tali gesti vengano presto individuati ed assicurati alla giustizia. Il mio appello va proprio a loro, sprovvisti di una coscienza, perché se l’avessero avuta non saremo qui a discutere e a riflettere.
Pentitevi, chiedete scusa alle famiglie, chiedete scusa a Canosa, balzata alle cronache nazionali e ferita nel suo orgoglio.
Avete gettato discredito su un popolo fatto di gente onesta, per bene, laboriosa, che vive all’insegna della legalità e dell’onestà , valori che purtroppo non fanno parte delle vostre vite. Ma noi andremo avanti – conclude Malcangio – con lo sguardo alto e la schiena dritta, queste cose non ci scalfiscono, ma ci rendono ancora più forti».