Una grave carenza di personale nella Bat, cronica. Un problema serio che da anni ormai affligge il Comando provinciale dei vigili del fuoco e che ancora una volta viene denunciata dalla Fp Cgil Bat a tutti i livelli.
Nelle ultime ore una lettera è stata inviata al sottosegretario di stato on. Emanuele Prisco e al capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco ing. Carlo Dall’Oppio a firma di Ileana Remini, segretaria generale della Fp Cgil Bat, Giuseppe Rizzi, responsabile territoriale Fp Cgil Vvf Bat e Ruggiero Doronzo, coordinatore Fp Cgil Vvf Bat.
Per conoscenza anche al prefetto della Bat, Silvana D’Agostino, al senatore Dario Damiani, al consigliere regionale Ruggiero Mennea e al comandante dei vigili del fuoco della Bat, Romeo Gallo.
Nel dettaglio: “Il Comando della Bat è l’unico in Italia a non avere un distaccamento permanente o volontario. Quest’anno siamo rientrati in un progetto della società Autostrade che costruirà, per ridurre i tempi d’intervento, diversi distaccamenti nei pressi dei caselli autostradali: la Bat è stata scelta come punto strategico per la Puglia.
Questo significava sanare il gap iniziale con un aumento di organico di 33 unità. Ma la nostra amministrazione ha deciso per carenza di personale di declassarlo a presidio e ciò significa nei fatti la copertura del servizio a straordinario, ovvero che il Comando non potrà attivarlo, non avendo personale a sufficienza per coprire il servizio”, dichiarano nella nota i sindacalisti.
Ecco qualche numero: il Comando della Bat ha una pianta organica da decreto di 102 unità operative (64 vigili e 38 qualificati), mentre quella reale è di 78 unità, dove quantifichiamo una carenza del 5% di vigili e un 40% di qualificati.
A questi dobbiamo aggiungere le carenze del personale amministrativo 5 unità su 23, che sono: 1 vice direttore, 1 direttore aggiunto operativo, 1 ispettore Operativo, 1 ispettore logistico, 1 ispettore informatico. È importante ricordare che la carenza di organico è dovuta anche alle assegnazioni di personale con articoli che dovrebbero essere assegnati al Comando in sovrannumero.
“A volte ci si chiede se, nei luoghi di lavoro, il rispetto per le persone abbia ancora un certo valore, dal quale, non si può prescindere. Sempre più spesso accade di vedere le aspettative di ognuno, mortificate e denigrate, da chi dovrebbe, quantomeno provare ad ostacolare certi comportamenti lesivi della dignità dei lavoratori e soprattutto delle persone. È facile cadere nella tentazione di far pagare il conto a chi non spetta.
Il problema c’è ed è reale, la soluzione va trovata tenendo conto dei ruoli e delle qualifiche senza gravare su alcune figure, la cui unica colpa è quella di rendersi disponibile a svolgere la mansione inferiore. Detta così, la cosa potrebbe sembrare di una naturalezza incredibile, se non fosse per il fatto che la mansione inferiore andrebbe adottata ed utilizzata solo per necessità.
Non è assolutamente giusto che poche persone paghino il conto di una amministrazione “disattenta” e se proprio dobbiamo dirla tutta, percepiamo un disegno perverso, che per mantenere efficiente la macchina del soccorso, vede il decadimento dell’uso delle qualifiche, negando i diritti fondamentali dei lavoratori.
La verità è che gli organici previsti ufficialmente sono ampiamente insufficienti, perché calcolati impiegando parametri non idonei al momento della decretazione del neo Comando.
Chiediamo perciò, al sottosegretario, maggiore attenzione ed uno sforzo particolare per compensare, attraverso un provvedimento straordinario, la mobilità di personale residente nella Bat che presta servizio nei Comandi del nord, in modo da colmare il gap esistente fra organico teorico e organico reale, che occorre a far funzionare in modo efficiente l’apparato che assicura il Soccorso Tecnico Urgente nella provincia BAT.
I contribuenti hanno il diritto di avere il miglior servizio possibile, effettuato da un numero adeguato di personale a loro disposizione”, si legge nella nota.