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giovedì, 26 Dicembre 2024
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Barletta – Un playground su un terreno confiscato alla mafia

Approvata ieri in consiglio comunale la variazione di bilancio per la realizzazione dell'impianto.

Non c’è pace per il sindaco Cannito, solo qualche giorno fa, mentre era all’Europarlamento di Bruxelles, per una visita istituzionale (con alcuni consiglieri comunali di maggioranza), qualcuno ha ipotizzato che il viaggio fosse piuttosto una “vacanza” e fosse stato pagato “usurpando” fondi comunali. Netta la replica del primo cittadino che ha annunciato di querelare chiunque avesse continuato a diffamarlo, sui social e non solo.

Ieri mattina, poi, si è tenuto il consiglio comunale, dal quale pare trapeli ancora poca coesione tra le file della maggioranza, nonostante il richiamo, da parte del sindaco, di “vecchi” ex assessori da lui stesso nominati, nei giorni scorsi, nell’attuale giunta.

L’iter per il playground

Unica nota positiva, l’approvazione, in consiglio, di una variazione di bilancio per la realizzazione di un impianto di play ground (per attività di skating e basket) in via del Gelso (zona Settefrati) su un terreno confiscato alla mafia. Un progetto di cui si discute dal 2022 quando, nel febbraio dello stesso anno, l’allora presidente provinciale Bat di Italia in Comune, Grazia Desario (attualmente membro del direttivo nazionale di Sinistra Italiana) ne lanciò la proposta durante la trasmissione “Il Futuro siamo noi”, in diretta Facebook. Nel gennaio 2023, il progetto stesso (con il partenariato di Italia in Comune) fu poi finanziato, con fondi del Pnrr, per un importo di 1,3 milioni di euro.

La reazione del Pd dopo il consiglio comunale

Tuttavia, duro e puntuale, come ogni “dopo” consiglio comunale, la reazione del Pd, che con un lungo post, sui social, pubblicato dalla capogruppo, Rosa Cascella, sentenzia:

«Uno spettacolo triste che si ripete ormai in maniera costante. Nonostante la corposa “campagna acquisti” dal centrosinistra la maggioranza non c’è ed anche il consiglio comunale di ieri è lì a dimostrarlo. Anche ieri è bastata l’assenza di un consigliere, questa volta non giustificata, per far saltare il banco. I debiti fuori bilancio non sono stati approvati e due variazioni di bilancio sono state ritirate, ufficialmente per motivi tecnici ma in realtà per la mancanza di numeri. Nuovi mal di pancia sono in corso e la città rimane invischiata nella palude delle beghe del centrodestra”. Grazie ai voti dell’opposizione è stata approvata la variazione di bilancio necessaria alla realizzazione di una play ground in via del Gelso su un terreno confiscato alla mafia. Un progetto importante per dare un segnale concreto di risposta ai fenomeni di devianza giovanile ed un’opportunità per il quartiere Settefrati e l’intera città. A margine di quanto accaduto in consiglio dobbiamo riscontrare, ancora una volta, come il sindaco abbia abbandonato l’aula urlando e inveendo contro alcuni consiglieri comunali. Nei giorni scorsi avevamo incontrato il Prefetto auspicando un cambio di marcia e l’utilizzo di toni più consoni all’assise consiliare. Il nostro auspicio è stato puntualmente disatteso.Si va avanti tra urla, mal di pancia e bisticci con la città che affonda nella palude.»

Gli alberi di villa Bonelli

Soddisfatti per il Playground lo sono anche i consiglieri di opposizione, Michela Diviccaro e Carmine Doronzo, afferenti a “Coalizione Civica”. Oltre a lamentare, cosi come il Pd, una maggioranza senza numeri necessari per approvare i provvedimenti, i consiglieri hanno poi posto l’accento, con una domanda di attualità, sull’abbattimento “indiscriminato” (come da loro stessi definito) degli alberi (circa 80) in villa Bonelli per i quali chiedono, all’amministrazione, di effettuare un sopralluogo con le associazioni e la cittadinanza affinché ne sia scongiurata la demolizione. Una questione che vorranno porre, altresì, all’attenzione della commissione consiliare ambiente di cui la Diviccaro fa parte.

«Il progetto, che si avvale dei fondi del Pnrr, sul rifacimento, in corso, dei giardini di villa Bonelli – spiega la consigliera- è stato candidato, presentato e vinto dalla sezione locale di “Italia Nostra” che, pare, sia a conoscenza del fatto che solo gli alberi infestanti dovevano essere abbattuti e non i pini. Quest’ultimi nulla hanno a che fare con quel progetto».

Foto in copertina: Barlettaviva

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