“No” al rinnovo dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale), per altri 14 anni, alle aziende definte insalubri. È stato questo l’obiettivo della manifestazione, tenutasi stamane, e organizzata dal comitato “Operazione Aria Pulita Bat” (Oap), presieduto dall’avv. Michele Cianci. Un corteo, partito dal castello, per poi passare da via Trani laddove hanno sede le aziende in questione. Cianci, inoltre, chiede, con il suo comitato, la delocalizzazione degli stessi impianti.
Non pervenute al corteo le altre associazioni ambientaliste cittadine, la loro assenza ha infatti stupito Cianci. Presenti, invece, alcune scolaresche.
«La Timac è aperta al confronto, ha istituito un tavolo permanente ed è disponibile alla delocalizzazione, la Buzzi, che incenerisce, ha mostrato, purtroppo, un atteggiamento di chiusura», ha spiegato il presidente Oap.
«Le aziende insalubri hanno interesse ad individuare la fonte di inquinamento poiché qualora fossero ritenute loro responsabili rischierebbero azioni penali», ha invece precisato il sindaco Cosimo Cannito presente alla manifestazione.
Oltre al sindaco erano presenti alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza.
Soffermandosi sull’inquinamento della falda e sulle molestie olfattive Cannito ha poi spiegato che il primo è «antico, cronico e a macchia di leopardo» mentre sulle seconde è pronta una convezione con l’Arpa Puglia. Nei prossimi giorni, cosi come annunciato dallo stesso sindaco, è inoltre, previsto un incontro con Asl Aress e Arpa affinché si capisca e si chiarisca, pubblicamente, la relazione tra i dati dell’ultimo report sullo stato di salute del territorio e i dati sui tumori.
D.D.