Sulle tematiche Salute e Ambiente tante sono le azioni messe in campo ad Andria, anche dal punto di vista urbano. Lo evidenzia l’Assessore al Quotidiano, arch. Mario Loconte che, con una relazione dettagliata, ripercorre quanto fatto dal punto di vista urbano dal 2020 ad oggi.
Di seguito il testo.
«La città è letteralmente un organismo il cui stato di SALUTE è strettamente collegato a diversi fattori, tra cui quello AMBIENTALE, e in tal senso l’analisi del suo stato non può prescindere da una analisi della problematica che deve guardare anche al sistema del costruito, delle infrastrutture sociali ed economiche della territorio, e rispetto a questo, analizzare quanto l’operato dell’attuale amministrazione abbia inciso sul piano della visione, prima, oltre che della reale e concreta azione, oggi posta in essere, volta a mitigare, qualificare, rigenerare, porzioni significative del nostro tessuto urbano.
Il tema della Sostenibilità, adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite già dal 1982, è un principio fondamentale del trattato sull’Unione europea ed è un obiettivo prioritario delle politiche interne ed esterne dell’UE (Unione Europea). La stessa Agenda 2030 delle Nazioni Unite richiama questo principio fissando 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (OSS).
I pilastri fondamentali su cui si basa la sostenibilità sono: il progresso sociale, lo sviluppo economico e la tutela dell’ambiente. La rigenerazione urbana, si fonda esattamente su questi pilastri sintetizzando attraverso la riqualificazione, il restauro, la rifunzionalizzazione degli edifici e degli spazi pubblici, il principio della sostenibilità.
I soggetti attuatori di questo processo sono proprio i Comuni.
Il Comune di Andria, con l’Amministrazione guidata dal Sindaco Giovanna Bruno, ha lavorato, sin dal suo insediamento, perché il processo della sostenibilità, attraverso la rigenerazione urbana, fosse avviato ed esteso all’intero tessuto urbano.
Tra gli interventi principali che andranno a riqualificare tre macro quartieri della città, ci sono i Pinqua – Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare – con i progetti ARIA, ACQUA, TERRA, piani di rigenerazione urbana estesi intorno alle aree delle tre stazioni ferroviarie nord, centro e sud.
Ora non lo percepiamo, ma attraverso queste opere, i cui cantieri sono prossimi alla partenza, infatti, si darà una risposta strategica al completamento e alla ricucitura di quartieri separati dal tracciato ferroviario, riqualificando brani di città prive di servizi e aree verdi. Tutto il traffico attualmente obbligato a scorrere presso gli ex passaggi a livello, vedranno nelle tre zone nuovi punti di attraversamento sia carrabile che pedonale.
Nella visione dei Pinqua abbiamo voluto migliorare il più possibile, mediante nuove strade, nuove piastre pedonali e sottopassi carrabili, il sistema di collegamento tra le due porzioni di città separate dal tracciato ferroviario, ricordiamo non in tunnel, ma in trincea aperta. Abbiamo inciso quindi per mitigare i punti nevralgici motivo di forte congestione del traffico, vedi via Vecchia Barletta, via Barletta, via Trani e via Bisceglie.
Lo stesso percorso ferroviario, che vedrà quindi nuovi attraversamenti carrabili e pedonali, sarà parallelamente interessato da una pista ciclabile che consentirà gli stessi collegamenti, nord-centro-sud, incrementando quel processo di mobilità sostenibile di cui tutte le città del futuro devono dotarsi.
Dette polarità, oggi costituite nell’espansione urbana dalle future tre stazioni, sono il fulcro su cui i PINQUA andranno a generare un processo di rigenerazione urbana intervenendo nella valorizzazione di aree incompiute, slabbrate, poco qualificate, prive di servizi e aree verdi.
Il tutto in chiave sostenibile. Oltre all’incremento della dotazione di alloggi di edilizia sociale con una nuova edilizia sovvenzionata, il recupero di edilizia sociale esistente e nuovi interventi di social housing è previsto il riuso dei servizi esistenti, la rigenerazione ecologica dello spazio pubblico mediante il depaving ovvero la riduzione dell’effetto isola di calore, mediante la realizzazione di superfici permeabili in sostituzione di asfalto e cemento.
Circa il 90% delle superfici interessate dall’intervento di rigenerazione sarà trattato con depaving e spazi verdi. Significativi gli interventi sulla mobilità sostenibile, l’incremento del verde naturalistico, il rafforzamento di “alleanze sociali” con associazioni e reti di cittadini attraverso il coinvolgimento nella gestione dei beni comuni;
Il tutto secondo l’obiettivo del Programma ovvero riqualificare e incrementare il patrimonio residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini.
Tutto questo avrà forti riflessi positivi sul sistema ambientale e quindi anche sullo stato di salute della città futura. Una azione concreta (prevenzione primaria) e reale volta al miglioramento della qualità urbana.
Un esempio significativo, collegato al processo di rigenerazione del progetto ARIA, è rappresentato dallo spostamento del mercato ortofrutticolo in via della Costituzione. Questo spostamento eliminerà un traffico veicolare decisamente importante, fonte di altissimo inquinamento, in una zona prettamente residenziale della città che è quella di via Barletta.
Da luogo di scambio di merci, abbiamo immaginato un polo culturale, un luogo dove promuovere la cultura, facilmente raggiungibile con la stazione ferroviaria Andria nord, attraverso la pista ciclabile della stessa ferrovia oltre a quella che dal centro cittadino raggiunge la velostazione di via Barletta, anche questa prossima alla realizzazione.
Da quest’ultima partirà una nuova pista ciclabile che consentirà di raggiungere, mediante una mobilità dolce, il centro cittadino e il polo scolastico di via Paganini. Condizioni quindi infrastrutturali che possono e devono stimolare e offrire la concreta alternativa all’uso “scomposto” dell’automobile (prevenzione primaria).
Il principio della Sostenibilità è di fatto, grazie ad ulteriori Opere Pubbliche, esteso ad altre porzioni della città. Dal centro storico, alla zona consolidata fino a raggiungere quella di espansione urbana.
I finanziamenti intercettati, prima Ministeriali e poi trasferiti nel programma Next Generation con il PNRR, sono riferiti a diversi ambiti: la cultura, l’istruzione, lo sport, i servizi sociali.
Nell’ambito dei finanziamenti sulla rigenerazione urbana abbiamo avviato il progetto di restauro e ri-funzionalizzazione di Palazzo Ducale. Abbiamo già aggiudicato i lavori. Nello stesso ambito abbiamo acquisito il finanziamento per il progetto “Piazza mercato ludoteca”.
Si tratta di un’opera strategica per un quartiere S. Valentino, privo di servizi. Ricordo inoltre il finanziamento per il recupero definitivo del Centro di aggregazione Fornaci. Per questi due ultimi progetti siamo al lavoro per l’aggiudicazione dei lavori.
Relativamente all’istruzione abbiamo due progetti per la realizzazione di due asili nido opportunamente dislocati in due quartieri distinti della città, largo Ceruti e S. Valentino. Abbiamo aggiudicato i lavori.
Per quanto riguarda lo sport ci sono due importanti interventi, Cluster 1 e Cluster 2. Un nuovo impianto sportivo nel quartiere Monticelli, i cui lavori sono stati già avviati, e la riqualificazione dello stadio S. Angelo dei ricchi di fatto completata e prossima alla consegna.
Nell’ambito dei servizi sociali ritroviamo la riqualificazione dell’ex carcere mandamentale, una struttura abbandonata da oltre 40 anni. Siamo al lavoro per l’aggiudicazione di lavori.
Sempre nell’ambito dell’Istruzione ritroviamo la costruzione di una scuola secondaria di II grado, la scuola Jannuzzi.
A completamento del processo di rigenerazione del centro storico, insieme a Palazzo Ducale, ci sono la riqualificazione delle principali piazze del tessuto storico, Piazza Umberto I, Largo Giannotti, (completate), Piazza Toniolo e S. Domenico (in fase di conclusione).
A queste si aggiungono il restauro dei due ex mercati di via Flavio Giugno e via de Anellis, i cui cantieri sono in corso, immobili comunali che contribuiranno ad incrementare adeguati spazi per la socialità, la cultura, la promozione dei prodotti locali a chilometro zero. Il tutto attraverso lo strumento del Restauro inteso come recupero, conservazione e in alcuni casi ri-funzionalizzazione necessaria per garantire l’uso futuro degli immobili, patrimonio della collettività.
Se focalizzassimo tutte queste opere sulla planimetria della città, sarebbe subito leggibile il fatto che tutti i quartieri, saranno interessati da interventi, nuovi, ma soprattutto di recupero dell’esistente. Il processo di rigenerazione urbana, come dicevo in premessa, renderà concreto il principio della sostenibilità, intervenendo direttamente sul tessuto urbano, sociale, economico, culturale con particolare attenzione anche all’AMBIENTE.
Avere servizi distribuiti sul territorio cittadino significa offrire servizi di prossimità, significa distribuire i flussi, gli spostamenti, su più punti della città e limitare anche le congestioni causate dal traffico veicolare.
Con la Regione Puglia – Commissario di Governo sul Dissesto Idrogeologico, stiamo gestendo un processo di riqualificazione e valorizzazione del canale ciappetta-camaggio, perché lo stesso diventi occasione per generare un collegamento delle città di Andria e Barletta, attraverso un alveo naturale che, bonificato può e deve diventare, anche attraverso il cicloturismo, una infrastruttura verde che qualifica il sistema verde extraurbano.
Noi come Ente Comunale, ci stiamo occupando della messa in sicurezza del tratto di via Carmine. Questo ci consentirà di eliminare definitivamente il ponte bailey e insieme al finanziamento regionale potremo mettere in sicurezza e quindi aprire definitivamente alla viabilità veicolare i tratti di via Eritrea e via dott. Camaggio. Questo ovviamente avrà forti riflessi positivi riguardo il miglioramento del traffico in queste due zone della città. Penso in modo particolare all’incrocio di via S. Maria dei Miracoli, via Madonna dei Miracoli, con Viale Puglia e via Dalmazia.
Azioni concrete, quindi, verso un miglioramento del traffico urbano e le sue dirette conseguenze sull’inquinamento atmosferico! (prevenzione primaria).
La città deve essere progettata, riqualificata, per offrire ai cittadini luoghi sottesi da una bellezza funzionale e visiva in cui vivere. La qualità urbana è indice di una qualità sociale, economica, morale ed AMBIENTALE. A questo ovviamente si deve aggiungere un processo CULTURALE importante di attenzione e rispetto dell’ambiente.
“Il tema della rigenerazione urbana, la capacità di adattamento che le città oggi più che mai hanno necessità di sviluppare per mostrarsi resilienti di fronte alle emergenze e agli stravolgimenti connessi alle questioni climatiche e ambientali, soprattutto, della salute dei cittadini, sono tutti ambiti di azione che la pianificazione e la progettazione urbana sono costantemente chiamate ad affrontare e che possono trovare nel progetto dello spazio pubblico un terreno di sperimentazione ottimale.
Un articolato sistema di spazi pubblici accessibili, omogeneamente distribuiti nelle diverse parti della città, – così come sta accadendo per la città di Andria – adeguatamente attrezzati e progettati, può infatti costituire un elemento di strategica importanza nella realizzazione di un ambiente urbano sano, accogliente e in grado di contribuire concretamente alla promozione del benessere e della qualità della vita di tutti i suoi abitanti.” (Politiche della città – V. Di Martino – Spazio pubblico: relazione, rappresentazione, accoglienza).