Pensionati in piazza oggi, mercoledì 30 ottobre 2024, accade anche nella Bat perché “Il potere logora chi non ce l’ha”, che è poi lo slogan scelto dallo Spi Cgil per manifestare in tutta la Puglia contro la Legge di Bilancio e a sostegno degli anziani.
Tante le ragioni per essere in presidio, una su tutte la perdita del potere d’acquisto delle pensioni che non hanno recuperato quanto perso con l’inflazione.
E poi fisco, non autosufficienza, sanità. Tutti temi che stanno a cuore allo Spi e alla Cgil perché si traducono in servizi alla collettività e nel benessere soprattutto per gli anziani.
“Per il 2025, il meccanismo di rivalutazione non sarà sufficiente e i pensionati italiani pagano il doppio delle tasse rispetto alla media europea. Il nuovo sistema di detrazioni penalizza chi non ha figli a carico, aggravando il carico fiscale.
Servono soluzioni per evitare ulteriori ingiustizie. La legge conquistata dai pensionati è ancora inattuata, mancano le risorse per l’assistenza domiciliare, soprattutto al Sud. È essenziale garantire il diritto alla cura. E ancora, il Governo prevede risorse insufficienti per il 2025, aggravando problemi come liste d’attesa e carenze di personale.
In Puglia, l’8,4% delle famiglie non può permettersi cure mediche. Bisogna rafforzare la sanità pubblica”, commenta il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Felice Pelagio invitando tutti ad un’ampia partecipazione, non solo pensionati ma anche giovani e famiglie “perché in materia di welfare siamo tutti coinvolti”.
“Proprio in materia sanitaria bisogna investire di più, così com’è il sistema non funziona, non si riceve assistenza adeguata, i servizi scarsi inadeguati ed inefficienti e senza personale. I CUP non funzionano perché mancano i piani organizzativi.
Tempi lunghi ed inadeguati, per le visite mediche, ritardi per i ricoveri e per le urgenze compreso i P.S. Per questo continuiamo a rivendicare la medicina territoriale, gli ospedali di comunità e le case di comunità come strutture vicine ai pazienti, locate nel territorio, però non strutture vuote senza medici ed infermieri.
Inoltre, in materia di pensioni, i dati INPS confermano che le donne continuano a ricevere pensioni significativamente inferiori agli uomini. Questa la dice lunga sulle persistenti disuguaglianze salariali e occupazionali che le lavoratrici affrontano durante la propria vita lavorativa”, conclude Pelagio.