Il quartiere di Santa Maria Vetere di Andria potrebbe avere presto un nuovo parco giochi per i più piccoli, inclusivo e adatto a tutti i bambini.
La Giunta Comunale infatti, con delibera n. 197 del 24 ottobre 2024, ha voluto candidare al relativo bando regionale il progetto per l’adeguamento del parco giochi alle esigenze dei bambini con disabilità del quartiere citato.
Un parco che in realtà al momento versa in una situazione di estrema fatiscenza, e che viene tenuto in vita solo grazie alla buona volontà di alcuni residenti del quartiere.
In particolare, il Comune si candida ad ottenere finanziamenti per l’annualità 2024 attraverso il “Fondo per la piena accessibilità dei parco giochi ai bambini disabili” destinato al rimborso delle spese sostenute e documentate per la redazione dei progetti e la realizzazione dei lavori di adeguamento dei parco giochi comunali alle esigenze dei bambini diversamente abili, mediante l’inserimento di giochi da essi fruibili. I lavori devono essere completati entro il 31 dicembre 2025 e devono prevedere attrezzature da gioco inclusive, utilizzabili da minori con diverse abilità motorie, sensoriali, neurocognitive o di altro genere.
«Abbiamo raccolto le sollecitazioni dei residenti e così abbiamo candidato quest’area del quartiere Santa Maria Vetere perché ormai mostra strutture obsolete e soprattutto non inclusive per bambini diversamente abili – precisa l’assessore alla Qualità della Vita, Savino Losappio – Candidiamo perciò un progetto del valore di 21mila euro che lo rinnoverà completamente. Questa decisione mostra la buona volontà dell’Amministrazione di accogliere le richieste della città, di dotare i quartieri sempre più di servizi. Ma da parte nostra chiediamo ai cittadini di vigilare, di custodire quelle opere che appartengono alla collettività, che sono un bene prezioso per tutti, soprattutto per i più piccoli. Invitiamo tutti ad avere cura e rispetto delle cose pubbliche perché per ogni danno provocato bisognerà trovare fondi da destinare alla sua riparazione, distraendoli da altre impellenze pubbliche».