“A distanza di quasi 2 mesi inizio dell’anno scolastico, centinaia di famiglie andriesi stanno aspettando l’erogazione dei cosiddetti “Buoni di conciliazione 0/6”, un procedimento le cui competenze sono ripartite tra Regione e Comune, dove quest’ultimo dovrebbe – in qualità di Ente attuatore e capofila dell’Ambito Sociale di Zona – sottoscrivere gli accordi con i centri educativi accreditati presso la Regione” – a dichiararlo, in una nota congiunta, sono i partiti Movimento Pugliese e Forza Italia Andria.
“Una misura regionale che rappresenta, in tantissimi casi, un aiuto concreto ai genitori che iscrivono i propri figli presso asili nido e/o scuole dell’infanzia beneficiando di rilevanti esenzioni parziali o totali della retta sulla base dell’ISEE del nucleo familiare.
Lo scorso anno, a causa di una tardiva conclusione del procedimento da parte del Comune e nonostante la Regione avesse trasferito le relative risorse al Comune di Andria, molte famiglie, beneficiare dell’esenzione parziale, non hanno potuto accedere alle misure di sostegno complementari erogate dall’ INPS (ad esempio bonus nido) a causa della chiusura della finestra temporale di presentazione delle domande (normalmente al 31 dicembre) rimettendoci di tasca propria diverse centinaia di euro perché il procedimento di competenza del Comune di Andria è stato concluso dopo il 31/12/2023.
Il periodo è assai critico per le gravi contingenze economiche che finiscono per ripercuotersi in maniera pesante sulle famiglie e per questo chiediamo al Comune di concludere per tempo la procedura al fine di consentire l’erogazione dei voucher regionali e di consentire alle famiglie andriesi di presentare le proprie istanze all’INPS per la copertura della restante quota da versare alle strutture convenzionate oppure, visti i tempi procedurali più celeri e certi, far gravare l’intero costo in capo all’INPS.
La Giunta, anziché badare agli improduttivi EVENTI patinati e ai tentativi di gettare le RADICI per il futuro politico di sindaco, vicesindaco e assessori, pensi ai problemi reali di questa città…intanto le famiglie aspettano!” – concludono la nota.