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venerdì, 22 Novembre 2024
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Il portale per l’Edilizia Sismica della Bat non funziona, gli ingegneri: “Valuteremo esposto alla Procura”

Il portale presenta malfunzionamenti e lacune sin dalla sua prima attivazione. “Rischi anche di natura penale per i tecnici”

“Da ormai quasi un anno abbiamo seri problemi a depositare e perfezionare le pratiche all’ufficio provinciale per l’edilizia sismica perché il portale telematico che ci ha imposto l’Ente non funziona.

Dopo mesi di interlocuzioni infruttifere con gli organi politici e tecnici della Provincia, adesso siamo stanchi di aspettare: chiediamo risposte immediate e concrete alle nostre innumerevoli richieste di intervento.

Qualora non dovessimo ricevere risposte esaurienti entro i prossimi dieci giorni, valuteremo concretamente un esposto alla Procura della Repubblica”.

Il Consiglio dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Barletta–Andria–Trani torna all’attacco sulla vicenda del P.I.E.S.I.S, il portale informatico per la gestione delle procedure di richiesta di autorizzazioni e attestazioni relative all’edilizia sismica. Un gestionale imposto dalla Provincia BAT che avrebbe dovuto semplificare il lavoro, ma che in realtà sin dal principio ha creato solo disagi e rallentamenti.

“Non è solo una questione tecnico-operativa”, sottolinea la presidente dell’Ordine, Antonella Cascella. “Stiamo parlando di potenziali profili di responsabilità civile e penale per tecnici e committenti. Questo non è accettabile, considerando che il tutto nasce da una inefficienza della Provincia.

Rivolgerci alla magistratura è l’estrema ratio, ma vista la grave inerzia dell’amministrazione provinciale rispetto ai nostri numerosi e continui reclami non abbiamo più alternative per tutelare il lavoro dei nostri iscritti e di conseguenza la collettività”.

Lo scorso 15 dicembre il servizio di edilizia sismica provinciale ha inviato a tutti gli ordini professionali della Bat una nota a firma del dirigente del settore, con la quale comunicava l’imminente attivazione del nuovo portale a partire dal 1° gennaio, unica modalità di compilazione, trasmissione e consultazione dello stato di avanzamento delle pratiche.

Il 12 gennaio, a pochi giorni dall’attivazione, il portale risultava completamente inattivo tanto da spingere l’Ordine provinciale degli Ingegneri a sollecitare la Provincia al ripristino del sistema di trasmissione delle pratiche sismiche a mezzo Pec. La richiesta è stata accolta, ma solo per un breve periodo di tempo.

Intanto i disservizi del P.I.E.S.I.S hanno continuato a persistere e tutt’oggi chi prova ad accedere al portale spesso si imbatte in attese lunghissime. Il servizio quindi non è sempre fruibile. 

“Le procedure edilizie, già di per sé complesse, non possono subire rallentamenti a causa di disfunzioni legate a strumenti informatici e procedure interne inidonee”, prosegue la presidente degli ingegneri della Bat.

“Chiediamo la sospensione del portale telematico fino a quando non verranno risolte tutte le problematiche già dettagliatamente evidenziate all’ufficio. Medio tempore chiediamo il ripristino della consegna delle pratiche a mezzo PEC con l’assegnazione di un protocollo automatico e istantaneo, perché, anche se si può stentare a crederlo, il portale al momento non è in grado di ottemperare neanche a questa semplice esigenza, oltre a non consentite il perfezionamento della pratica con gli adempimenti successivi previsti dalla normativa vigente, che attualmente vengono comunque gestiti a mezzo Pec.

Come riportato dall’art. 359 del Codice penale, gli iscritti agli ordini professionali esercitano un servizio di pubblica necessità, a tutela della collettività. Non ci stiamo, pertanto, a subire passivamente questo enorme disservizio, rischiando, come detto, di incorrere anche in profili di responsabilità importanti”.

Più volte i consiglieri dell’Ordine si sono resi disponibili e hanno chiesto di essere attivamente coinvolti al fine di risolvere le problematiche ma nulla è stato fatto, nonostante diverse interlocuzioni con il presidente, con il dirigente e con i tecnici informatici della stessa Provincia.

L’ultima promessa disattesa è dello scorso luglio, quando era stata garantita l’attivazione del protocollo automatico in tempi brevi. Ma a tre mesi da quella promessa nulla è mutato. Fra gli addetti ai lavori c’è tanta delusione, molti tecnici per la necessità di chiudere le procedure, pur non avendo ottenuto il numero di pratica sismica, sono costretti a procedere via PEC assumendosi i rischi del caso.

“Ci si chiede se ciò avvenga nel rispetto pieno della legge, a tutela degli interessi della committenza. Qualcuno dovrà risponderci” ha concluso Cascella.

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