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lunedì, 28 Ottobre 2024
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Barletta – Politica “accesa” tra nomine in giunta e in Barsa

Nomine assesorili e "nuovo" cda Barsa, resta l'attrito tra Cannito e Lanotte.

Il sindaco Cannito, nonostante il suo unico voto mancante per avere i numeri necessari (17) e andare avanti con la sua maggioranza, non si arrende e decide di nominare due “vecchie” assessore: Anna Maria Riefolo e Vincenza Dimaggio.

Chi sono le due nuove assessore

Anna Maria Riefolo con delega a: agenda digitale, smart city, digitalizzazione, ambiente, Pnrr, inclusione e coesione, servizi sociali.

Vincenza Dimaggio con delega a: affari generali-servizi istituzionali e demografici, pari opportunità, personale, trasparenza, politiche europee e regionali. Dimaggio succede ad Anna Maria Scommegna dimessasi per motivi personali. Al vice sindaco, Giuseppe Di Leo, va inoltre la delega all’urbanistica.

Riefolo, con la stessa delega all’ambiente, si dimise nel dicembre del 2022 (nel Cannito bis) per «posizioni politiche divergenti», cosi come lei stessa dichiarò a suo tempo, ma “pomo della discordia” fu la questione del parcheggio dell’area ex Eni in viale Cafiero.

Dimaggio, invece, nel 2016, durante il secondo mandato dell’ex sindaco Pasquale Cascella, si dimise dopo appena cinque mesi dal suo insediamento in giunta: aveva le deleghe all’Istruzione e Sport. I motivi del suo abbandono pare fossero riconducibili a “sopravvenuti motivi famigliari”.

Riefolo è espressione della consigliera Rosa Tupputi, che dal partito “Con Emiliano” è recentemente passata in “Forza Italia”(sancendo l’ingresso nella maggioranza di Cannito) mentre Dimaggio è un riferimento di “Azione” legato al capogruppo in Regione Ruggiero Mennea.

«Auguri di buon lavoro ad Anna Maria Riefolo, sono certo che saprà mantenere alta la bandiera di Forza Italia, sostenendo il sindaco nella sua azione di rilancio dello sviluppo socio-economico barlettano», è il commento del consigliere regionale Giuseppe Tupputi, fratello di Rosa.

Cda della municipalizzata Barsa

Durante il consiglio comunale di ieri il sindaco, aveva anticipato, su sollecitazione delle opposizioni, che l’assemblea per la nomina del nuovo Cda Barsa si sarebbe tenuta lunedì 28, ma oggi “quasi a sorpresa” ha anticipato i tempi, nominando il nuovo consiglio, composto dalla presidente, avv. Alessia De Finis, dal consigliere avv. Michele Presicci (consigliere uscente) e dalla “new entry”, in qualità di consigliere, Spiridione Di Paola. De Finis, precisiamo, con Presicci, faceva parte del vecchio Cda presieduto da Alfonso Magione sino al luglio scorso.

Crisi politica

Inoltre, l’assise di ieri ha palesato la crisi politica che si trascina ora da tempo: la spaccatura tra Cannito e un’ala di Forza Italia riconducibile al presidente del consiglio comunale Marcello Lanotte. Dissidi che hanno portato a momenti di tensione in aula tanto da decretare, come immaginato, la non approvazione del bilancio consolidato: solo 16 voti favorevoli, ne servivano 17 ma Flavio Basile, di “Barletta al centro” risultava assente “per motivi di lavoro” cosi come ufficialmente comunicato.

Il Pd

«La crisi è esplosa, Cannito trovi i numeri o vada a casa», è il duro commento del gruppo consigliare del PD (composto dalla capogruppo Rosa Cascella e i consiglieri Lisia Dipaola, Giuseppe Paolillo, Santa Scommegna, Adelaide e Massimo Spinazzola) a cui aggiunge: «Ex assessori e candidati del centrosinistra, ex assessori dimessi ed ora rientrati magicamente perché vicini ai nuovi arrivi in maggioranza. La montagna ha partorito il topolino, il sindaco Cannito pensa di risolvere la crisi favorendo il trasformismo. Riefolo – spiegano – candidata nel 2018, nel Pd, oggi la ritroviamo come se nulla fosse sulla sua comoda poltrona in virtù dell’indicazione della novella consigliera comunale di Forza Italia Rosa Tupputi (come sono lontani i tempi trascorsi all’opposizione nella lista Con Emiliano) che ha così saziato il suo appetito come del resto avevamo ampiamente preannunciato. Di Maggio – incalzano – segretaria cittadina di Azione insediata appena un anno fa, candidata nella lista Scommegna sindaco alle scorse elezioni e assessore con Pasquale Cascella sindaco, la Di Maggio è espressione del centro sinistra. O forse no? Siamo confusi in effetti, anche perché il capogruppo di Azione a livello regionale Ruggiero Mennea reclama un posto nella giunta regionale di centrosinistra e poi incarta un bel posticino nella giunta cittadina di centrodestra». E ancora: «Il nuovo Cda Barsa è composto dai due consiglieri uscenti e da un nuovo consigliere nominato per placare l’ennesimo mal di pancia».

FdI

Non resta in silenzio il gruppo consigliare di FdI con Gennaro Cefola (recentemente dimessosi dal ruolo di capogruppo) Stella Mele, Gigi Antonucci e Riccardo Memeo, i quali tuonano: «Il presidente Lanotte non ha assolto al suo ruolo di “super partes” ma, restando in aula, ha scelto, d’intesa con il Pd, di non votare (il bilancio consolidato) in sintonia con la parte del suo gruppo politico, schierandosi politicamente contro il sindaco Cannito. Lanotte è rimasto in aula, mostrando di fatto arroganza politica andando oltre il suo ruolo e indossando la casacca dell’opposizione».

La replica

Lanotte, dal canto suo, con un video postato sui suoi social, replica al sindaco Cannito, sostenendo che: «Non voto lo spreco di denaro dei barlettani, tipo 25mila euro per la “Fabbrica di Cioccolato”, lo invito ad un confronto in tv, basta ipocrisia, basta vittimismo».

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