Alberobello, il paese dei trulli conosciuto a livello internazionale e globale a pochi passi dalla Valle d’Itria, icona del turismo artistico culturale della Murgia pugliese, con prevalenza di presenza turistica straniera.
“L’obiettivo della nostra nota è di valorizzare l’energia di questi luoghi che hanno raggiunto tale splendore internazionale” – fanno sapere dall’associazione ambientalista andriese, Urban Mobility, nella persona del Presidente Antonio Leonetti.
“La Pro Loco di Alberobello ci racconta che il primo a perlustrare e a descrivere le specchie e i truddhi fu il salentino Luigi Giuseppe De Simone, invece, l’archeologo francese François Lenormant, nel 1881, definì i trulli come “costruzioni senza tempo” per la loro unicità.
In seguito, lo Stato italiano, su indicazione dell’ispettore della Soprintendenza di Bari Angelo Pantaleo, comprese l’urgenza di tutelare i trulli di Alberobello e il 23 settembre 1910 fu notificato al sindaco di Alberobello che l’intero insediamento dei trulli, all’epoca denominato “Rione Monti”, veniva considerato dallo Stato italiano un Monumento Nazionale e, giacché tale, andava conservato e tutelato in ogni sua parte.
I Trulli sono un modello costruttivo di architettura spontanea, specialmente rurale, dichiarati il 6 dicembre 1996 Patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, oggi accolgono le vacanze di una clientela facoltosa offrendo servizi di lusso.
Arrivando ai nostri giorni, a fine 2022 il comune di Alberobello annunciava un programma di opere, finalizzate alla conservazione e riqualificazione delle aree pubbliche nelle diverse zone del paese.
Il progetto insiste su gran parte del tessuto storico-monumentale dei trulli di Alberobello e prevede interventi di riqualificazione degli spazi pubblici tesi a valorizzare il territorio e ripristinare il carattere originario del sito.
L’intervento prevede, ulteriormente, la riqualificazione delle strade del caratteristico centro, rimuovendo tutte le superfici bitumate, ridando vita alle basole originarie, oltre che la rimozione dei molti detrattori ambientali, tra cui i pali della rete elettrica e i numerosi cavi aerei. Verrà, quindi, eliminato ogni elemento inappropriato o stridente rispetto allo straordinario contesto paesaggistico-ambientale.
Viene data una forte importanza agli spazi aperti, alle piazze e alle strade dove l’esecuzione delle opere viene dedicata alla riqualificazione dell’arredo urbano, all’abbattimento delle barriere architettoniche rendendo così la città accessibile anche a persone con ridotte capacità motorie. Questi interventi renderanno la cittadina più attraente architettonicamente, più accessibile, rimarcherà la sana fruizione degli ambienti pubblici, ed incentiverà un nuovo modo di fare turismo più inclusivo e sostenibile.
La promozione del benessere e della qualità del vivere negli insediamenti urbani attraverso la valorizzazione, lo sviluppo e la sostenibilità ambientale, economica e sociale con l’obiettivo di consolidare l’economia turistica internazionale presente e futura.
Un ottimo esempio di come amministrazione e cittadinanza lavorano in modo innovativo per il benessere della comunità” – conclude Leonetti.