È stato nuovamente ribadito un secco “No” all’ampliamento della discarica sita in località San Procopio, nei pressi del borgo di Montaltino. Stamane, nonostante la pioggia battente, i referenti del Comitato “No all’ampliamento della discarica”, Alessandro Zagaria e Pino Gissi, hanno dato luogo ad una mobilitazione per scongiurare l’ampliamento richiesto dalla Daisy srl.
Una manifestazione tenutasi nei pressi della nuova discarica durante la quale Zagaria ha chiesto di capire qual è la posizione politica del presidente della provincia Bat, Bernardo Lodispoto, che pare deleghi ad un comitato tecnico provinciale la decisione in merito all’ampliamento. Ricordiamo che la provincia è l’ente che dovrà concedere l’autorizzazione ambientale. «Non vogliamo che Barletta diventi un hub per il trattamento e la trasformazione dei rifiuti», ha precisato.
Il sindaco Cannito, presente alla mobilitazione, ha “minacciato” un ricorso al consiglio di Stato, qualora la provincia dovesse autorizzare l’ampliamento della discarica, riaffermando il proprio No al conferimento di ulteriori tonnellate (arrivando a circa 600mila al giorno) di rifiuti speciali non pericolosi in una cava dismessa di quasi 47mila metri quadri.
Nei giorni scorsi netta è stata anche la posizione dei consiglieri di “Coalizione Civica”: stamane anche la consigliera Michela Diviccaro ha partecipato al presidio.
«L’ampliamento della discarica – scrivevano in una nota – in una zona agricola e prossima alla città, rappresenta una minaccia inaccettabile, non solo per l’ambiente ma anche per la salute dei cittadini e la sostenibilità delle nostre attività economiche, in primis l’agricoltura. La manifestazione contro l’ampliamento della discarica non è solo un evento di protesta: è un grido di giustizia, un richiamo a una politica che sia realmente vicina alla cittadinanza tutta e al suo benessere. Invitiamo tutte le forze politiche – precisavano – a schierarsi senza ambiguità. Non è più il tempo delle promesse vaghe o delle giustificazioni tecniche: la politica deve essere chiara e trasparente e ha il dovere di difendere il territorio, l’ambiente e la salute pubblica».
Risale a marzo del 2021 l’esposto che il circolo cittadino di Legambiente, nella persona del suo presidente Raffaele Corvasce, inoltrò ai carabinieri del nucleo ambientale proprio per evitare che ci fosse l’ampliamento. Oggi Corvasce, a margine della manifestazione, ha, inoltre, denunciato l’esiguo numero di tecnici di cui l’amministrazione si avvale per trattare importanti questioni ambientali.
D.D.