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venerdì, 18 Ottobre 2024
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Tornare al passato per preservare la natura. Il progetto PREMIUM QUALITY di Todi FOOD per favorire l’ambiente e tutelare i consumatori

I primi test, nel 2022 in Veneto, con allevamenti estensivi ed alimentazione naturale a base di cereali autoprodotti

Ritornare al passato, non solo per migliorare la qualità delle proprie carni, ma soprattutto per preservare l’ambiente e la salute dei propri consumatori.
Un sogno per molti versi utopistico, ma che se prima era solo un’intenzione, ora diventa realtà.

Stiamo parlando del progetto PREMIUM QUALITY del colosso pugliese ed eccellenza andriese nella distribuzione carni Todi Food, nato completamente controcorrente verso le logiche dei grandi numeri, ma che oggi comincia a vedere i suoi primi frutti: allevare i capi di bestiame in ambienti protetti e non intensivi, limitando al minimo indispensabile l’uso di antibiotici.

La sperimentazione, nata quasi per gioco, è partita a febbraio del 2022, grazie alla collaborazione con alcuni allevamenti naturali ed estensivi, 100% italiani con sede nella regione Veneto.

Il progetto prevede l’utilizzo di cicli di massimo 700 capi di bovini provenienti da allevamenti di Charolaise e Limousine di età non superiore ai 24 mesi.
Tutti i capi di bestiame sono allevati in “ambiente protetto”, ossia in stalle nelle quali è assicurato loro il necessario spazio vitale. Gli animali non sono ammassati in ambienti chiusi e possono restare a sgambare all’aperto nei giorni di bel tempo o ricoverarsi al riparo dal sole nelle giornate torride e dalle intemperie quando c’è cattivo tempo.

L’alimentazione è esclusivamente naturale e bilanciata, a base di cereali non importati ma autoprodotti dagli allevatori all’interno della regione, mentre la composizione della dieta è appositamente studiata per adeguarla all’età dell’animale, alla razza e alla massa corporea e non prevede l’uso di antibiotici se non strettamente necessari.

In tal modo non solo si ottengono carni con marezzature caratterizzate dalle giuste proporzioni tra parti magre e grasse, ma si preserva la salute del pianeta dalle emissioni globali di gas serra, garantendo tra l’altro al consumatore una carne genuina, molto più saporita, e soprattutto non esposta ai rischi delle filiere non certificate.

Il progetto Todi Premium Quality per ovvie ragioni, non riesce ad oggi a soddisfare tutta la grande distribuzione di Todi Food, ma è solo un prodotto di nicchia,  strettamente riservato all’alta ristorazione, che punta però a diventare una linea guida, di tutta la produzione aziendale.

Todi Premium Quality non sarà quindi solo un marchio, ma una vera e propria certificazione degli allevamenti partner del gruppo, tutti certificati dal marchio “Sigillo Italiano” che già garantisce il rispetto delle procedure di qualità e dal marchio “Qualità Verificata” (QV) che identifica i prodotti agricoli e alimentari ottenuti in conformità ai disciplinari di produzione della L.R. del Veneto n. 12/2001.

“In questi anni siamo cresciuti molto – dichiarano gli Ad di Todi Food Sandro e Giuseppe Dibariora è il momento di prendersi cura non solo dei nostri clienti ma soprattutto del luogo in cui viviamo. Il marchio Premium Quality non rappresenta solo una carne di altissima qualità, ma la nostra visione del futuro.”

Una best practice quindi che parte dalla Puglia e arriva in Veneto, tutta da plaudire e ove possibile da emulare.

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