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domenica, 24 Novembre 2024
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Andria – Registro Tumori, il 30 ottobre la presentazione degli ultimi dati

E’ convocato per mercoledì 30 ottobre 2024 alle ore 18 a Palazzo di Città ad Andria un incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione Comunale e dalla Asl Bt

E’ convocato per mercoledì 30 ottobre 2024 alle ore 18 a Palazzo di Città ad Andria un incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione Comunale e dalla Asl Bt.

A conclusione del mese dedicato alla prevenzione oncologica saranno presentati gli ultimi dati disponibili del Registro Tumori, dati che a fine anno 2024 saranno ulteriormente aggiornati, nonché l’attività di screening e di prevenzione, su cui si insiste molto.

Un incontro che vuole fare informazione, corretta, pacata e ragionata con i cittadini, in continuità con altri eventi simili svolti in questi ultimi anni.

Le recenti morti accadute in città hanno giustamente scosso molto l’opinione pubblica e richiedono cautela e prudenza. L’Amministrazione Comunale è vicina alla famiglia di Speranza, la giovane donna morta prematuramente di un tumore fulminante, così come a tutti coloro che perdono i propri cari, colpiti dal male del secolo. L’invito al confronto con la città non può che fare bene se organizzato, concordato e convocato nelle sedi preposte e l’Amministrazione sarà sempre al fianco di queste iniziative.

«Ai centenari che con gioia festeggiamo, segno di speranza in una vita che tende nel tempo ad allungarsi, ai meno giovani di cui ci prendiamo cura a più livelli, garantendo una dignità e socialità nell’età anziana, fanno da contraltare i tanti, troppi casi di malattie aggressive, veloci, incurabili – dichiara il Sindaco Giovanna Bruno – Ogni morte è una sconfitta, fa male, soprattutto quando avviene in giovane e giovanissima età.            

Comprendiamo la rabbia e la sofferenza di chi resta. Sentimenti che conosciamo bene. Così come fanno male tutte le malattie. Vorremmo essere immuni da tutte, vorremmo non esistessero, non aumentassero. Ci si interroga, si indaga. Ci sono tante cause, da quelle genetiche a quelle ambientali. Su queste ultime ci soffermiamo, proviamo a capire come e quanto si possa incidere con scelte e azioni che vadano maggiormente ad incidere nella collettività, generando benessere.

Molte volte valgono a nulla le continue raccomandazioni a stili di vita corretti, gli inviti alla formazione, alla giusta informazione, alla sensibilizzazione. Eppure siamo in campo, sempre e comunque.

Stiamo provando a bilanciare il consumo di suolo di mezzo secolo e più, con l’aumento di aree verdi. Stiamo mettendo in campo scelte che incidono sulla mobilità quotidiana, invocando lo stop delle troppe auto. Stiamo fotografando con numeri e dati alla mano lo stato di salute della Città, con quello che sarà presto il nuovo Profilo della Salute.

Poi il monitoraggio ambientale, l’adesione alla Rete dei Comuni Sostenibili per essere sottoposti al monitoraggio nazionale dei parametri ambientali; il divieto a realizzare tralicci su aree pubbliche, la mensa scolastica a Km0 e tanto altro ancora, in poco tempo.

Ma si continua a morire. Non più che in altre zone: il trend è lo stesso in tutta la Regione e questo non ci conforta, anzi. Ci mette ulteriormente in discussione, ci impone ulteriore rigidità, vincoli, divieti. A cui sicuramente qualcuno che sbraita si opporrà, ma si deve fare.

In questa logica non ci sottraiamo al confronto e al dialogo. Mai. Ecco perché periodicamente siamo promotori o compartecipi di eventi divulgativi e di studio. Come quello organizzato con la Asl Bat, con la cui Direttrice Generale condividiamo questi percorsi. Torniamo a metterci la faccia e chiediamo a tutti di farlo con noi».

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