Arriva la condanna definitiva per atti persecutori nei confronti di un imprenditore agricolo di Andria, dopo il rigetto totale del ricorso in Corte di Cassazione.
Emanuele Catino, questo il nome dell’imprenditore, fu arrestato nel settembre 2020 con l’accusa di stalking ai danni dell’avvocato andriese Laura Di Pilato, che si era rivolta al Commissariato di Polizia di Andria con una denuncia.
Il provvedimento di arresto fu poi revocato dopo circa un mese. Nel primo grado di giudizio fu però condannato ad un anno ed un mese e al pagamento delle spese processuali e di custodia in carcere oltre al risarcimento danni con una previsionale di 4mila euro sui 50mila richiesti.
Lo scorso anno gli furono riconosciute delle attenuanti e la condanna scese ad 8 mesi di reclusione. Poi è giunto l’ultimo responso: la condanna definitiva.
Catino, secondo le indagini, avrebbe posto in essere atti persecutori non solo nei confronti di Laura Di Pilato ma anche dei suoi figli.
Gli è stata inoltre confermata anche la condanna al pagamento delle spese processuali.