Nella mattina di venerdì 11 ottobre 2024, una donna di Putignano, 63 enne, ha ricevuto una telefonata sulla propria utenza mobile da parte di un anonimo interlocutore che, dopo essersi qualificato come “Maresciallo dei Carabinieri Di Bari”, con artifizi e raggiri, tra cui l’invio di una fotografia di una lettera artefatta riportante l’intestazione del Comando Generale dell’Arma, l’aveva indotta a movimentare con bonifico istantaneo l’intero importo del proprio conto corrente, 47.500 euro, in favore di un iban di Poste Italiane appositamente indicato.
Dopo aver eseguito l’operazione presso un istituto bancario di Putignano, la malcapitata, rendendosi conto di essere rimasta vittima di una truffa, è tornata in filiale cercando di bloccare l’operazione senza successo.
Su richiesta del personale dell’istituto di credito, i Carabinieri della Stazione CC di Putignano sono tempestivamente intervenuti sul posto e, grazie all’immediate indagini e alla piena collaborazione dell’ufficio A.G. di Poste Italiane, sono risaliti al destinatario del bonifico, hanno congelato il suo conto corrente ed individuato un libretto di risparmio postale, intestato ad una 29enne, sul quale istantaneamente erano stati versati degli importi consistenti.
I militari dell’Arma hanno subito localizzato la 29 enne e, dopo una perquisizione domiciliare, hanno recuperato quasi 40.000 euro, che saranno restituiti alla 63enne vittima della truffa. La predetta, 29enne e originaria di Mola di Bari, è stata deferita in stato di libertà all’A.G. per il reato di truffa.
L’attività svolta testimonia, ancora una volta, l’attenzione che l’Arma dei Carabinieri rivolge in particolare ai soggetti vulnerabili, tra cui gli anziani, sempre più fragili di fronte alle insidie della modernità.
Già da tempo l’Istituzione ha assunto efficaci iniziative a loro tutela, soprattutto in relazione alle truffe: un fenomeno sempre più diffuso e attuale, che prende di mira le persone fragili, lasciando in loro segni indelebili.
Oltre al danno economico e al trauma psicologico dell’invasione del proprio spazio domestico, le vittime subiscono, infatti, anche il senso di colpa di essere state raggirate.