Andria, culla dell’olivicoltura europea. Si è riunito nella città federiciana il tavolo del “Patto etico tra produttori, frantoiani e trasformatori”, a tutela dell’intera filiera olivicola. Erano presenti CIA Puglia, AIFO, Italia Olivicola, Oliveti d’Italia, Apol, FIOQ, APROLI e UNAPOL.
Dopo una campagna deludente per l’uva da vino, e in considerazione dei continui aumenti dei costi che ricadono sull’intera filiera olivicola, da quelli energetici a quelli del carburante fino all’impennata subita dai costi delle materie prime, e in presenza anche di un lento ma costante e inesorabile avanzamento della Xylella, senza nessun intervento concreto da parte delle Istituzioni preposte a tutti i livelli decisionali, ancora una volta sono i diretti interessati in qualità di operatori del settore, a prendere l’iniziativa per la sottoscrizione di un patto a tutela della qualità e del prezzo del prodotto olio EVO.
Visto il successo riscontrato già nella precedente campagna olivicola, certamente più impegnativa anche da un punto di vista produttivo, gli stessi soggetti in campo hanno deciso di ripetere quanto nello scorso anno già avviato.
Nonostante le difficoltà le aziende olivicole non si sono mai arresa e hanno continuato a produrre per la valorizzazione della qualità del proprio olio e dei propri oliveti, conquistando fette di mercato e consumatori sempre più rilevanti e di spessore rispetto agli anni passati. Hanno infatti puntato sempre più sulla qualità e sulla tracciabilità del proprio prodotto, grazie anche alla partecipazione dei consumatori che hanno positivamente risposto alla chiamata, dimostrando di aver ben compreso le peculiarità e le caratteristiche di salubrità del prodotto olio EVO.
Proprio perché memori del successo ottenuto nella passata campagna olivicola, anche quest’anno le associazioni, i frantoi e le Organizzazioni di settore che oggi sottoscrivono il Patto etico, continuano a fare gioco di squadra per la tutela del prodotto e del suo prezzo, contro ogni forma di speculazione al ribasso non solo sui prezzi ma finanche sull’eccellente qualità del prodotto.
Sempre più di prima l’intento fermo è quello di stare tutti insieme nella consapevolezza che solo uniti sarà possibile come già accaduto in passato, bloccare la deriva delle vendite al ribasso a tutela del prodotto sano e salubre quale l’olio EVO è, contro ogni forma di sofisticazione da cui fin da ora i prendono posizione netta e distante.
Una squadra quella che sottoscrive il rinnovato Patto anche per l’imminente campagna olivicola 2024/2025 oramai collaudata nell’intento di essere uniti e dalla stessa parte a favore di un Patto etico e sociale oltre che di trasparenza e di tutela nell’esclusivo interesse dei consumatori finali e della loro salute.
Si avverte pertanto forte l’auspicio di integrarsi in filiera da parte della produzione olivicola per molire le olive o parte della loro produzione, creando sinergia tra gli attori della filiera, aiutando i mercati a consolidare quotazioni più stabili ed economicamente vantaggiose e durature nel tempo.