Il Coordinamento Senza Barriere di Barletta interviene per protestare e denunciare le criticità strutturali sull’accessibilità emerse nella sede della Biblioteca comunale “Community Library”, nell’ex convento di San Domenico in via Cavour a Barletta, inaugurata lo venerdì 27 settembre 2024.
“La prima barriera architettonica è all’ingresso principale della struttura: ben sei scalini impediscono di accedere al piano rialzato e al cortile interno. Ricordiamo che proprio all’ingresso vi era installato l’impianto di servoscala che, sebbene in precedenza non in funzione poteva essere riattivato! Invece è stato addirittura smantellato!”.
“All’evidenza un disabile che volesse accedere alla suddetta struttura dovrebbe essere accompagnato ad un accesso laterale e avvalersi di un ascensore (uno dei due della struttura, malridotto e precario) che porta al primo piano, sede della biblioteca.
Insomma si è in presenza di veri e propri ostacoli che impediscono ai disabili, agli anziani e alle persone con problemi di deambulazione l’accesso e la fruizione di un servizio. Uno stato di cose che contrasta con le dichiarazioni del sindaco Mino Cannito che che nel comunicato stampa di annuncio dell’apertura della struttura dichiarava «Biblioteca pubblica dotata di impianti tecnologicamente avanzati senza barriere architettoniche».
Da aggiungere, la collocazione dei servizi igienici posti in una chiara situazione di inaccessibilità con evidenti ostacoli.
Alla luce di questo quadro, viene da chiedersi: perché? Perché aprire una struttura dedita alla cultura e partecipazione “non inclusiva”? Ma il progetto prevedeva o no l’abbattimento delle barriere architettoniche per favorire la libera partecipazione di tutti i cittadini, disabili compresi?
Ad alcuni disabili presenti all’inaugurazione e che hanno fatto notare le citate criticità, il sindaco ha assicurato che le barriere architettoniche saranno rimosse. Dichiarazione che denota l’impegno ma su cui viene da domandarsi: perché aprire una struttura dove non tutti i cittadini posso accedere?
Crediamo che sarebbe stato più opportuno che la struttura, prima di essere aperta, fosse fruibile per tutti senza barriere e ostacoli alla piena e totale accessibilità” – concludono dal Coordinamento Senza Barriere di Barletta.
