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venerdì, 27 Settembre 2024
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Barletta – Spaccio, città divisa in 4 macro aree ognuna con una droga diversa: 41 arresti

Zona centro: cocaina ed eroina, zona Puttilli: hashish, zona palazzo Salso: cocaina, e zona Calò: marijuana. La droga, dopo “l’ordine”, veniva consegnata in un luogo prestabilito o direttamente presso il domicilio dell’acquirente

Sono tutti pregiudicati barlettani, tra i 25 e i 35 anni, non appartenenti a clan mafiosi, gli arrestati all’alba di questa mattina, giovedì 26 settembre 2024, nell’inchiesta “Te videre”, condotta dagli agenti della squadra mobile di Andria.

La Polizia di Stato della Bat ha deferito all’Autorità Giudiziaria 37 soggetti, di cui 35 destinatari di provvedimenti cautelari, emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Trani, e 2 denunciati a piede libero, tutti accusati, a vario titolo, di estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante la complessa attività di indagine, inoltre, sono stati arrestati in flagranza, per i medesimi reati, altri 4 soggetti e sequestrati 1.200 gr hashish, 1.000 gr di cocaina e 500 gr. di marijuana.

In totale 41 persone avrebbero creato, a Barletta, una capillare rete di vendita di droga dopo aver diviso la città in quattro macro aree, in ognuna delle quali veniva smerciata una tipologia di droga differente: cocaina, eroina, hashish e marijuana.

Zona centro: cocaina ed eroina, zona Puttilli: hashish, zona palazzo Salso: cocaina, e zona Calò: marijuana. La droga, dopo “l’ordine”, veniva consegnata in un luogo prestabilito o direttamente presso il domicilio dell’acquirente, come un vero e proprio servizio di delivery.

Non solo, dalle attività tecniche è emerso un nuovo significato del concetto di “piazza o zona di spaccio”, non più inteso come un qualcosa di statico, bensì, come zona ampliata di operatività, sempre circoscritta al potere criminale di chi la controlla, in cui, i singoli venditori, si muovono e vendono in maniera dinamica, a piedi o con bici elettriche.

In particolare, previo contatto telefonico tra acquirente e cedente, la sostanza veniva commissionata, poi, utilizzando un linguaggio criptico, gli stessi si accordavano sul luogo dell’incontro e sul numero di dosi da consegnare.

Dalle intercettazioni acquisite può notarsi come, nelle conversazioni tra cedente ed acquirente sia indicato il termine “birre” o “bottigliette” per indicare genericamente lo stupefacente, mentre con le parole tipo “quella verde” o “la criminale” la tipologia specifica della sostanza.

O, ancora, per individuare il luogo dello scambio, viene indicato direttamente il quartiere di riferimento di Barletta, “ci vediamo a Calò”, “sto qua..a Calò”.

Contestualmente all’esecuzione delle misure, il Questore della provincia di Barletta – Andria – Trani, Alfredo Fabbrocini, ha avviato l’attività per l’emissione nei confronti di tutti gli indagati del c.d. DASPO “fuori contesto”.

Questo provvedimento di prevenzione, introdotto dal Decreto Sicurezza bis del giugno 2019, permette di applicare il c.d. DASPO sportivo anche nei confronti di soggetti denunciati o condannati per specifiche tipologie di reati, come, appunto, lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Per cui, indipendentemente dal fatto che le condotte contestate si siano verificate in occasione di manifestazioni sportive, ai destinatari del provvedimento verrà inibito l’accesso alle stesse per una durata determinata dalla legge. Lo scopo è quello di impedire che nelle tifoserie si verifichino infiltrazioni di individui legati alla criminalità comune/organizzata o, comunque, ritenuti pericolosi.

Occorre precisare che i provvedimenti adottati nel corso delle indagini non sono definitivi e che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino a quando la responsabilità non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

I numeri dell’operazione:

Numero Totale dei soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria: 41

Deferiti in stato di libertà: 2

Misure cautelari in carcere: 19

Misure cautelari degli arresti domiciliari: 13

Misure dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: 3

Arresti in flagranza di reato (eseguiti durante l’attività di indagine): 4

Sequestri effettuati (durante l’attività di indagine): 1.200 gr hashish; 1.000 gr di cocaina; 500 gr. di marijuana.

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