La Fontana storica di Porta La Barra ad Andria, situata nel centro storico federiciano, è uno dei monumenti più emblematici della città. Questo capolavoro architettonico non è solo una testimonianza del passato, ma rappresenta anche un simbolo di identità e cultura per la comunità locale.
Oggi, la Fontana versa in uno stato di degrado preoccupante. L’acqua che una volta sgorgava limpida è ora stagnante e ricoperta di muschio. L’interno della vasca perimetrale è sudicio e la struttura esterna è segnata da sporcizia e segni di incuria.
Le principali cause del degrado sono molteplici: fattori ambientali come l’umidità e l’inquinamento, ma soprattutto la mancanza di una manutenzione regolare. Senza interventi costanti, il deterioramento è inevitabile.
Esausti residenti e titolari delle attività commerciali della zona che, sarcasticamente, chiedono: “Perché non mettete dei pesciolini, visto che ci sono già le alghette?”.
Altri invece, ricordando l’episodio di luglio scorso, quando alcuni cittadini, per “festeggiare” il loro addio al celibato, si calarono nella vasca della fontana e ci girarono attorno, e che ricevettero una dura ed aspra condanna da parte della sindaca di Andria, affermano:
“Come mai la Sindaca, così attenta e severa nel biasimo di questo tipo di episodi, non interviene ora per salvaguardare e tutelare uno dei beni storici più importanti della città?”.
In effetti, la Fontana di Porta La Barra è un vero e proprio pezzo di storia che riflette l’evoluzione culturale e sociale della comunità andriese.
Costruita nei primi del ‘900, è servita come punto di ritrovo e fonte di acqua potabile per generazioni di andriesi.
La sua presenza è un costante richiamo alla ricchezza storica di Andria.
Se si agisce tempestivamente, il monumento di Porta La Barra può tornare a essere un simbolo di orgoglio per la città. Il futuro della fontana dipende dalle azioni che verranno intraprese oggi.
