Corsa, passione, divertimento e dedizione.
Sono queste le parole che descrivono al meglio il progetto tranese ‘Figli delle Stelle’, ideato dall’atleta Emilio Pagano, un 53enne di origini lucane, residente a Trani e dipendente pubblico.
Dal lunedì alla domenica, in base alle sue disponibilità, Pagano, seppur non abbia un attestato federale o diploma che lo abiliti a una specifica preparazione – ma assicurandosi che tutti facciano regolari visite mediche personali – ha dato vita a un vero e proprio progetto mettendo a disposizione gratuitamente la propria esperienza trentennale nel mondo della corsa, affiancandoli durante gli allenamenti lungo la città, principalmente la Villa Comunale e il lungomare di Trani.
Il progetto, nato quasi per gioco alcuni anni fa, accoglie oggi più di 150 partecipanti, dai giovani atleti agli appassionati adulti. Tra loro persino, gli sportivi che aspirano a entrare nelle forze dell’ordine.
L’obiettivo? Promuovere la passione per la corsa e aiutare chi vuole migliorare la propria forma fisica.
Noi lo abbiamo intervistato in esclusiva proprio per chiedergli come è nata questa avventura:
“L’avventura con i ragazzi è iniziata per caso nella primavera del 2020, quando un conoscente mi chiese di aiutare il proprio figlio nel superare le prove fisiche (nello specifico la distanza sui 1.000 e 2.000 metri su pista d’atletica) per un concorso delle Forze dell’Ordine. Da allora, per via di un veloce e costante passaparola tra amici e conoscenti, siamo arrivati fino ad oggi dopo 4 anni e mezzo dove ho avuto la fortuna e l’occasione di conoscere e seguire circa 150 ragazzi.”
- C’è un target preciso di ragazzi che possono partecipare?
“I ragazzi che fanno parte del gruppo che ho denominato “Figli delle Stelle” hanno un’età che va dai 18 ai 28 anni circa per coloro che partecipano ai vari Concorsi. Ci sono poi altri anche di altra età che lo fanno per sentirsi semplicemente in forma oppure per migliorare le proprie capacità nel loro principale sport praticato, anche agonistico.“
- Perché proprio “Figli delle stelle”?
Ha un significato semplice: le persone che partecipano ai miei allenamenti hanno la stessa età delle mie figlie e “delle stelle” poiché mi auguro che possano tutti raggiungere sempre i propri sogni.
- Come sono strutturati gli allenamenti e quali aspetti fisici e mentali vengono maggiormente curati?
Premetto che non ho un attestato federale e nemmeno un diploma che possa abilitarmi nel fare una specifica preparazione. Faccio esclusivamente riferimento alla mia esperienza pratica trentennale nel settore della corsa. Affianco i ragazzi correndo anche io negli allenamenti, sostenendoli, motivandoli e cercando di dare loro i consigli più idonei per raggiungere al meglio i loro risultati cronometrici sulle varie distanze.
- Senza un adeguata preparazione medica non si incorre il rischio di intensificare eventuali precedenti patologie del ragazzo seguito?
Tutti i ragazzi che seguo negli allenamenti svolgono delle visite mediche personali e mi accerto sempre che lo facciano. Questo è molto importante per me perché alla base c’è la salute e mi accerta l’idoneità del ragazzo allo svolgimento di determinate tipologie di sforzo. Inoltre, per partecipare ad un Concorso occorre un certificato medico che rilascia una struttura sanitaria abilitata.
- Cosa ti spinge personalmente a dedicare tempo e risorse a questo progetto gratuito?
Personalmente non penso di sottrarre tempo e risorse alla mia vita perché è qualcosa che sento in dovere di fare come forma di aiuto. Mi sono arruolato sin dall’età di 20 anni e desidero che questi ragazzi possano anch’essi indossare un giorno una divisa. Inoltre, il progetto è completamente gratuito perché, oltre al fatto che sono un pubblico dipendente e non potrei trarre un beneficio economico, lo considero come un dono verso questi ragazzi che hanno la stessa età delle mie due figlie.
- C’è un messaggio particolare che vuoi trasmettere ai ragazzi attraverso la corsa e la preparazione ai concorsi?
Ogni giorno durante gli allenamenti i tre messaggi che cerco di trasmettere ai ragazzi è sempre lo stesso: “Dedizione” verso qualcosa che si fa per un determinato obiettivo; “Fiducia” verso colui al quale ci si affida per raggiungerlo; “Pazienza” dal momento che le scelte frettolose portano spesso ad errori, comportamenti irrazionali e superficiali.
Lo sport, ed in generale il “movimento”, regala benefici sia al corpo che alla mente. Farlo bene e con saggezza non può che essere un valore aggiunto.