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domenica, 24 Novembre 2024
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Smaltimento rifiuti – Bancarotta fraudolenta per una società della BAT. Sequestrati oltre 500mila euro

Ingenti le distrazioni patrimoniali dal 2017 al 2023 – trasferiti mediante artificiosi contratti e a prezzi irrisori – a danno di una preesistente società operante nel medesimo


Giovedì 19 settembre 2024, i finanzieri del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione ad un sequestro preventivo-impeditivo funzionale alla confisca, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica, avente ad oggetto un ramo d’azienda del valore di oltre 500 mila euro, per una società della Bat operante nell’ambito dello smaltimento rifiuti.

L’operazione, epilogo di articolati approfondimenti investigativi eseguiti dalle fiamme gialle della Compagnia di Molfetta nei confronti della società, a cui sono stati sequestrati un capannone industriale di circa 300 mq con il relativo terreno circostante di oltre 4.000 mq, automezzi, impianti, macchinari, arredi di uffici, autorizzazioni provinciali e iscrizioni all’Albo dei gestori Ambientali.

In particolare, le investigazioni hanno permesso di accertare (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della relativa verifica processuale nel contraddittorio con la parte) che, negli anni dal 2017 al 2023, la società oggetto del provvedimento cautelare è stata beneficiaria di ingenti distrazioni patrimoniali aventi ad oggetto beni – trasferiti mediante artificiosi contratti e a prezzi irrisori – a danno di una preesistente società operante nel medesimo settore e presso gli stessi locali, successivamente dichiarata liquidata giudizialmente.

Gli amministratori delle due società coinvolte sono attualmente indagati – in concorso – per l’ipotesi delittuosa di bancarotta fraudolenta per distrazione, per aver trasferito l’intero ramo d’azienda contenente gli asset della società ormai decotta a favore della newco a prezzo vile e senza accollo dei cospicui debiti pendenti.

Si precisa che il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, le persone indagate non sono state ancora rinviate a giudizio e non possono essere considerate colpevoli fino alla pronuncia di una sentenza definitiva di condanna.

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