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lunedì, 23 Dicembre 2024
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Andria – Carabinieri, operazione “Raptor”: sei arresti per furti, rapine di veicoli

I particolari in conferenza stampa

Questa mattina, 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani -supportati da personale del 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno – hanno dato esecuzione – in Andria – all’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica – nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di 6 soggetti indagati per associazione per delinquere nonché – a vario titolo – per rapinafurto e riciclaggioe di cui 4 tradotti in carcere e 2 sottoposti agli arresti domiciliari.

Il provvedimento cautelare è l’esito di un’attività di indagine – convenzionalmente denominata “Raptor” – condotta da dicembre 2023 a marzo 2024 dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Barletta Andria Trani, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, mirata al contrasto dei reati predatori.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip – fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa – gli indagati – tutti andriesi –avrebbero costituito un’associazione per delinquere – con la disponibilità di armi e strumenti idonei a inibire le comunicazionitelefoniche e telematiche – radicata nella cittadina federiciana e finalizzata a realizzare una serie indefinita di delitti contro il patrimonio – nell’ambito della provincia, nonché a Matera e San Benedetto del Tronto – aventi a oggetto beni di ingente valore, quali macchine operatrici, cingolati, trattori stradali e rimorchi.

Le investigazioni – supportate da attività tecniche di intercettazione telefoniche e ambientali, acquisizione dei dati del traffico telefonico e telematico, riprese video e monitoraggio di veicoli nonché da ordinaria attività di polizia giudiziaria come servizi dinamici e di osservazione, controllo e pedinamento – ha consentito di:

– documentare l’esistenza e l’operatività dell’associazione per delinquere;

Utilizzavano un un linguaggio criptato i componenti del sodalizio dedito alle rapine, ai furti e al riciclaggio di veicoli da lavoro sgominato dai carabinieri del comando provinciale BAT.

Le conversazioni avvenivano in corrispondenza del compimento delle azioni delittuose e dei preliminari sopralluoghi  e mediante apparecchi radio portatili:

 Scattsciann” per indicare l’arma da fuoco, “toc toc” per i telefoni,  “chiacchiaraul” per le ricetrasmittenti, “cornut”per gli inibitori di frequenza, “maciste” per il trattore stradale mentre “la gatta” era l’autovettura veloce utilizzata per compiere le azioni delittuose.

Promotore dell’associazione a delinquere era Massimo Grillo insieme ai suoi stretti collaboratori Nicola Sgaramella e Pietro Moschetta.

Dalle intercettazioni telefoniche si evidenzia che  Grillo era colui che individuava gli specifici compiti assegnati e da assegnare di volta in volta agli altri membri del sodalizio.

In particolare Pietro Moschetta  “risulta essere un soggetto gravato da numerosissimi specifici precedenti di polizia e penali per per reati di natura predatoria. Spesso è stato fermato in compagnia di persone di elevata caratura criminale”.

Moschetta unitamente a Sgaramella erano pienamente inseriti nelle dinamiche delinquenziali. Nevralgico risultava il loro ruolo nell’ambito dell’associazione per delinquere.

Anche a loro era affidato, seppure sempre in accordo con Massimo Grillo, l’assunzione delle decisioni operative e l’agire concreto.

Un ruolo di maggiore rilievo veniva affidato a Lombardi che accompagnava solitamente Grillo, Moschetta e Sgaramella nelle decisioni di maggiore rilievo per il sodalizio.

Infatti proprio Lombardi unitamente ad altri componenti del gruppo criminale ha messo assegno ai danni della “STA TRAPORTI E LOGISTICA” una  vera e propria rapina, pianificata nel dettaglio, anche se dagli esiti economici non raggiunti

 Inoltre Nel corso delle indagini  è emerso che nel territorio della provincia BAT sono attivi diversi gruppi di soggetti criminalità che si associano tra di loro per compiere una serie indeterminata dei reati contro il patrimonio e la persona.

L’ordinanza viene descritto il modus operandi messo a punto per compiere le azioni criminali:

-località scelta per portare a termine il furto dei veicoli viene raggiunta a bordo di auto di provenienza delittuosa con targhe contraffatte o lecitamente intestati;

– solitamente dopo ogni azione furtiva le  vetture e macchine operatrici rubate  vengono bonificate in aree di campagna da eventuali dispositivi di rilevazione satellitare installati a bordo e poi riversate nel circuito dei ricettatori per essere destinate ad imprenditori compiacenti o semplici acquirenti.

Sempre nell’ordinanza è emerso che nell’anno 2022 la provincia di Barletta Andrea Trani ha mantenuto il primo posto per il numero di furti di autovetture denunciati con un totale di 3924 episodi in crescita del 42% rispetto al dato registrato nell’anno precedente 2021 quando il numero complessivo degli episodi si era attestato a 2757

Nel 2004 invece i furti di veicoli sono in calo del 25% rispetto al 2023 un dato confortante che non pone più la BAT ai primi posti “ma che ha ancora bisogno di strumenti e personale per combattere la criminalità organizzata” ha fatto sapere il procuratore di Trani, Renato Nitti. “Per soddisfare il fabbisogno di forze dell’ordine della provincia Bat servirebbero altre 200 unità”

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