“Ho scritto il libro in arabo, ho poi trovato un comitato che ha deciso di tradurmi il libro. Ed ora devolverò tutti i soldi a Gaza. Sento dentro di me, come un dovere, di aiutare i palestinesi”.
Queste le parole con cui Suaad Genem ha aperto la presentazione del libro “Il racconto di Suaad”, il 17 settembre 2024 nell’auditorium di Hub Portanova. Un libro dedicato alle sofferenze patite dell’autrice come prigioniera palestinese nelle carceri israeliane.
Il racconto segue il filo narrativo delle memorie dell’autrice, un susseguirsi di episodi riconducibili alle torture subite, alternate al rapporto di inconsapevolezza degli israeliani nelle loro case.
“Ciò che accade nella Cisgiordiania è spesso estraneo a chi abita lo Stato di Israele”. Le parole di Suaad illuminanti per tutti coloro che l’hanno seguita durante la presentazione.
“Gli israeliani vanno in spiaggia e nemmeno sono consapevoli di ciò che succede in cisgiordania. Loro voglio vivere, non gli interessa ciò che accade nei luoghi dove non vivono”.
La voce tonante e calda di Suaad ha saputo incendiare il cuore degli spettatori, instillando in ciascun di loro il desiderio di sapere di più. Una lezione sull’amore verso il prossimo spesso dimenticata.
Interventi magistrali quelli del professore emerito di diritto internazionale, Ugo Villani e il presidente di Lega Ambiente, Pierluigi Colangelo. Essenziale la menzione, da parte di Colangelo, sul gemellaggio tra la città di Trani e due cittadine, rispettivamente israeliana e palestinese: un esperimento con l’obiettivo di unire due popoli che avevano solo bisogno di comprendersi, i risultati quelli sperati.
Qualcosa ce la siamo portati a casa: la comprensione è possibile, servono altri eventi che continuino la sensibilizzazione finché non ce n’è sarà più bisogno.
