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venerdì, 22 Novembre 2024
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Ail Bat esulta: “Un passo avanti per l’oncoematologia a Barletta, ma si aumentino i posti letto”

L’Ail Bat esprime grande soddisfazione per l'importante risultato raggiunto in merito all'ampliamento e al potenziamento della struttura oncoematologica dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta

L’Ail Bat (Associazione Italiana Leucemia-Linfomi e Mieloma) esprime grande soddisfazione per l’importante risultato raggiunto in merito all’ampliamento e al potenziamento della struttura oncoematologica dell’ospedale “Dimiccoli” di Barletta, ma invita a non “abbassare la guardia”.

Grazie all’impegno della Regione Puglia, è stato garantito il finanziamento completo per la realizzazione della nuova piastra oncoematologica, che sorgerà su un’area di 2500 metri quadrati adiacente al nosocomio.

La nuova struttura, dotata di 16 posti letto di oncologia, 20 di ematologia, oltre a numerose poltrone per infusioni e sale dedicate ai trapianti, rappresenterà un punto di riferimento fondamentale per i pazienti oncoematologici e le loro famiglie.

«Siamo estremamente soddisfatti di questo importante traguardo – dichiara Vito Leonetti, Presidente AIL Bat – che rappresenta una risposta concreta alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie. L’aumento dei posti letto, delle attrezzature e degli spazi dedicati alle cure oncoematologiche è un segnale chiaro dell’attenzione che le istituzioni stanno dedicando a questa delicata tematica. Ma bisogna far rimanere puntati i fari sull’importanza di garantire ai malati e ai caregiver tutto ciò di cui hanno bisogno e di sostenere la ricerca».

Ma lo sforzo in questa direzione deve proseguire senza sosta, alla ricerca di fondi e di gestione oculata in ambito sanitario tali da poter garantire a tutti le cure necessarie: «Dal nostro canto – conclude Leonetti -, sollecitiamo gli organi preposti ad aumentare i posti letto in considerazione all’aumento in atto dei casi di malattie oncoematologiche sul territorio: questo eviterebbe anche il pendolarismo sanitario, non costringendo i pazienti ai viaggi della speranza verso altre strutture».

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