Siamo a Trani in Piazza Gradenigo, o anche chiamata la “Piazza della disgrazia”, un luogo di riqualificazioni promesse da due amministrazioni comunali: sette anni di andirivieni burocratici conclusi in un bel buco nell’acqua.
Piazza Gradenigo è un luogo di incontri intergenerazionali, nonni, nipoti, cittadini e turisti continuano di anno in anno ad animare la piazza secolare con il loro passaggio. Tuttavia, lo spettacolo al quale continuano ad assistere è sempre lo stesso: la pavimentazione come un mosaico spezzato e crepe che corrono per tutto il ciottolato. Un pericolo per i bambini che la frequentano e abitualmente corrono su un terreno che è più paragonabile a un percorso ad ostacoli che a una piazza.
Riveliamo i contorni di questa vicenda.
Siamo nel non troppo lontano – non per i cittadini – 28 Ottobre 2018 quando l’amministrazione comunale presentava in un incontro presso la Biblioteca comunale “Bovio”, l’allora promotore il consigliere comunale con delega al centro storico Luigi Cirillo, un intervento propedeutico atto a riqualificare Piazza Gradenigo: un’opera nata dalla liaison tra il Comune di Trani e il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.
L’incontro verteva sul tema “La ri-conoscenza dei luoghi: piazza Gradenigo, riqualificazione dell’accesso al centro storico della Città di Trani”, con interventi del sindaco Bottaro, dell’allora assessore alle opere pubbliche Giovanni Tondolo ed il responsabile unico del procedimento, Rosario Sarcinelli.
Arriviamo al 3 giugno 2019 quando il primo cittadino Bottaro, e il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti, sottoscrivevano “In Comune il protocollo d’intesa per bandire il concorso di progettazione a due gradi per ristrutturazione di Piazza Gradenigo”, con il sempre presente consigliere Cirillo.
Ancora, il 20 agosto 2020, da Palazzo spiegavano quanto riguardava il rifacimento di Piazza Gradenigo:
“E’ giunto a completamento l’iter burocratico da parte del Comune di Trani e dell’Ordine degli architetti…con la determinazione dirigenziale 173 del 14 agosto 2020 il dirigente dell’Area lavori pubblici, Luigi Puzziferri, ha emesso l’ultimo provvedimento con il quale è stato approvato il documento di indirizzo alla progettazione nonché il relativo quadro economico dell’intervento di riqualificazione dell’intera piazza, stabilendolo nella misura di 500.000 euro”.
Si ricomincia da capo, ci dirigiamo al 9 luglio 2021, data in cui si è ridefinito finalmente il vincitore del bando di progettazione e rivelati alcuni dettagli sul “nuovo” progetto:
Una fontana con zampilli, nuovi alberi e la pavimentazione giungerà al piede di chiesa e convento di Sant’Agostino e ricostruzione del sagrato da tempo scomparso.
Il nostro viaggio continua e ci catapultiamo nel 27 ottobre 2022, la Prima sezione del Tribunale amministrativo regionale per la Puglia (presidente Scafuri) aveva ribaltato l’esito del concorso di progettazione per la riqualificazione di piazza Gradenigo, aggiudicandolo al raggruppamento di professionisti capeggiato dalla Dodi Moss Srl, di Genova. Costo stimato per la realizzazione dell’opera è 500.000 euro, comprensivo degli oneri della sicurezza. L’area d’intervento è di circa 4000 metri.
È così prevedibile la conclusione di questo racconto? Già, l’indecenza della questione è rimasta viva e bruciante sotto banco e non. Negli anni sono cambiate amministrazioni, assessori e consiglieri eppure sono sette anni di promesse e progetti per una riqualificazione rimasta tabù, il cui silenzio è disturbato solo dalle lamentele di quei cittadini e turisti che, in fondo al cuore, ancora ci credevano in una piazza migliore.
