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giovedì, 12 Settembre 2024
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BAT – Maltrattamenti in famiglia: la questura emette sette sorveglianze speciali

Le misure cautelari sono state richieste dal Questore della BAT, Alfredo Fabbrocini

La Polizia di Stato della sesta provincia pugliese ha applicato la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale emessa dal Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di sette cittadini italiani, autori di minacce e comportamenti violenti posti in essere nei confronti delle ex compagne o di conviventi e genitori con avvio della procedura per l’applicazione del braccialetto elettronico.

Le proposte sono state elaborate dall’Ufficio Polizia Anticrimine della Questura di Via dell’Indipendenza, su richiesta del Questore della BAT, dott. Alfredo Fabbrocini, considerate le condotte vessatorie, violente e particolarmente gravi poste in essere nel tempo dai destinatari delle misure.

In particolare, una misura è stata applicata nei confronti di un 28enne, originario di Barletta, autore di condotte persecutorie nei confronti della sua ex compagna, con la quale intratteneva una relazione sentimentale nella città di Roma e che aveva deciso di interrompere il rapporto. Analogo provvedimento è stato emesso nei confronti di un andriese di 68 anni, il quale si è reso responsabile di atti persecutori in danno della ex moglie, per oltre due anni.

Nell’ambito dei provvedimenti di sorveglianza speciali citati, particolare rilevanza assumono quelli adottati nei confronti di quattro uomini di circa 40 anni, di Andria e Canosa, che hanno compiuto condotte di maltrattamenti in famiglia alla presenza di figli minori costringendoli ad un regime di vita mortificante e sottoponendoli a vessazioni psichiche e fisiche.

Infine la Sorveglianza Speciale è stata irrogata nei confronti di un italiano di Spinazzola di 47 anni, autore di maltrattamenti nei confronti della compagna convivente, costringendola a continue vessazioni e violenze, molte delle quali finalizzate a farsi consegnare denaro per acquistare sostanza stupefacente per uso personale.

Le Sorveglianze Speciali irrogate hanno una durata che varia da 1 anno ad un anno e sei mesi a seconda della gravità delle condotte poste in essere e prevedono l’applicazione del braccialetto elettronico. I destinatari della misura dovranno, inoltre, osservare una serie di prescrizioni tra cui l’obbligo di non rincasare la sera più tardi delle ore 21.00 e di non uscire la mattina prima delle 6.30, di non partecipare a pubbliche riunioni, di non tenere armi e di non associarsi a persone che hanno subito condanne o sono sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza e di mantenersi ad una distanza non inferiore a 500 metri dalla vittima e di non comunicare in alcun modo con la stessa.

Proprio al fine di monitorare il rispetto di quest’ultima prescrizione, è stato applicato il braccialetto elettronico: il dispositivo, che non può essere rimosso se non dalla pubblica autorità, funziona con un allarme che scatta se il detentore si avvicina alla vittima, superando il perimetro stabilito dal giudice, inviando immediatamente anche alla vittima un “alert”, che le comunica la presenza dello “stalker” nei paraggi. L’inosservanza delle prescrizioni e degli obblighi della Sorveglianza Speciale è punita con l’arresto.

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