Un grosso albero si è spezzato in viale Cafiero a ridosso del maniero federiciano. La zona è stata più volte oggetto di attenzione per episodi simili.
La caduta del fusto si è verificata nella notte tra il 16 e il 17 agosto. Fortunatamente non si sono registrati danni né a cose né a persone nonostante il viale sia attraversato, giornalmente, da numerosi veicoli che, il più delle volte specie d’estate, si recano da una litoranea all’altra (da quella di Ponente a quella di Levante e viceversa). L’ora tarda ha evitato, molto probabilmente, il peggio.
Duro il commento dei volontari del circolo cittadino di Legambiente che sulle loro pagine social scrivono: «Quando riduci un albero ad un misero spazzolino da polvere, non c’è più nulla da fare. Quando gestisci per anni in modo incompetente il verde di una città, non c’è più nulla da fare. Quando si decide di destinare fondi solo per emergenza senza pianificare, non c’è più nulla da fare. Quando alcuni cittadini ci danno colpa di questi eventi e si augurano di vederci lì sotto l’albero, non c’è più nulla da fare. Quando denunci da tempo le potature selvagge e solo dopo diversi anni qualcuno capisce che forse avevamo ragione, non c’è più nulla da fare». E poi tuonano: «Stiamo pagando oggi, con tutti i rischi che ne derivano, quello che è stato perpetrato per anni al verde urbano con totale assoluta incompetenza, presunzione, ignoranza, arroganza e saccenza. Anche a volte derisi durante i confronti abbiamo incassato tanta condivisione verbale, senza poi un seguito concreto nei fatti.Non cercate spiegazioni assurde a quello che è accaduto e noi non proveremo neppure a scrivere tecnicismi, le foto dovrebbero essere già abbastanza esaustive.Non si può ridurre così un albero senza pagarne le conseguenze».
D.D.