Sono stati consegnati i lavori per la demolizione e la successiva ricostruzione della scuola Papa Giovanni XXIII, chiusa dal 2019 per motivi strutturali. Si tratta di uno degli interventi principali fra i tanti candidati e quasi completamente finanziati dal PNRR.
I lavori (di un importo superiore ai 5 milioni di euro) sono stati aggiudicati all’impresa Resta srl di Bari che avrà il compito di rendere realtà la progettazione esecutiva a cura del raggruppamento temporaneo di professionisti composto dalla società HYPER STP srl (capogruppo mandatario) e dagli architetti Anna Urso, Martin Taglianetti e Gianluca Ricciolini.
Nella stesura del progetto per la nuova scuola Papa Giovanni XXIII, sono stati tenuti in considerazione i livelli di prestazione da raggiungere una volta concluse le opere di costruzione. Gli obiettivi possono essere così sintetizzati: generale miglioramento funzionale, architettonico e impiantistico dell’edificio; completo ed affidabile adeguamento strutturale alle norme vigenti e alla pianificazione antisismica; completo ed affidabile adeguamento alle norme vigenti in materia di barriere architettoniche, prevenzione incendi, efficientamento energetico ed implementazione delle energie rinnovabili; adeguamento alle attuali esigenze funzionali e possibilità di dotare il nuovo edificio di una maggiore flessibilità d’uso degli spazi, anche in funzione di eventuali future imprevedibili esigenze; maggiore durabilità delle opere strutturali con prevedibile riduzione dei costi di manutenzione e monitoraggio; miglioramento estetico ed architettonico e di generale percezione dell’edificio.
Il progetto prevede aule per la scuola dell’infanzia (di cui 2 speciali), aule per la scuola primaria (di cui 4 speciali), un auditorium, la mensa, la palestra, gli uffici dirigenziali ed altri spazi dedicati al personale.
L’intervento, come detto, si inserisce all’interno dell’ambito della Missione 2 – Componente 3 – Investimento 1.1 “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.