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lunedì, 23 Dicembre 2024
HomeAndriaAndria – Il PUMS si fa. Pace fatta nella maggioranza?

Andria – Il PUMS si fa. Pace fatta nella maggioranza?

E’ tornato a riunirsi nel pomeriggio di oggi 24 luglio 2024 il Consiglio Comunale andriese che ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno, tra cui il Piano Urbano della Mobilità sostenibile (PUMS) di cui si è tanto discusso negli ultimi giorni.

«Si tratta di uno dei provvedimenti più importanti di questa Amministrazione, sicuramente il più importante per me in qualità di Assessore alla Mobilità – commenta l’assessore Pasquale Colasuonno – Seguire le azioni riportate in questo Piano ci permetterà di sviluppare la mobilità andriese in maniera intelligente, integrata, strategica. Non solo, ma averlo approvato in Consiglio ci permetterà via via, nel tempo, di accedere ai fondi utili a realizzare concretamente quelle azioni. Insomma, una ventata di futuro per Andria.

Il Consiglio Comunale ha approvato nella medesima seduta anche l’Assestamento Generale di Bilancio e Salvaguardia degli Equilibri per l’esercizio 2024.

«Esso contiene importanti stanziamenti – spiega l’assessore alla Trasparenza Pasquale Vilella – che consentiranno all’Amministrazione di fornire risposte, pur con la penuria di fondi a causa della nota situazione di difficoltà finanziaria dell’Ente. Il più importante provvedimento è relativo alla messa in sicurezza della Tangenziale, frutto della sinergia tra gli assessorati alle finanze ed ai lavori pubblici. Altro aspetto da sottolineare è quello relativo allo stanziamento di 300mila euro per verde e arredo urbano. Con la collaborazione del settore Servizi Sociali, con l’assessorato alla Persona ed il dirg si è portato a termine la transazione che ha visto sbloccare il contenzioso con le scuole paritarie sorto nell’anno 2017».

            Infine, il consiglio ha discusso i due ordini del giorno relativi all’accesso alle cure (presentato dai Consiglieri Comunali G. Vurchio, M. Coratella, V. Coratella, V. Montrone, M.

Di Lorenzo, G. Grumo), e quello relativo al riconoscimento dello Stato di Palestina, presentato dal Partito Democratico. Il primo discusso ma votato solo con 11 voti favorevoli ed uno astenuto; il secondo discusso e approvato.

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